Carambola di auto sul “lungomare”. Cos’altro deve accadere? C’è bisogno di un nuovo quanto radicale progetto ecosostenibile per il nostro “lungomare”, condiviso con i cittadini e gli Enti preposti, che comprenda una “suggestiva” pista ciclabile vista mare, l’eliminazione dello spartitraffico così come la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e dei parcheggi. Basta con il “provvisorio” che diventa permanente, con le cose fatte “tanto per”, altrimenti ci saranno altri incidenti ed il caos durante la bella stagione. Non perdiamo altro tempo prezioso, il nostro lungomare va ripensato.

Ostia - "Lo diciamo da tempo, inascoltati. Il “lungomare” di Roma ha bisogno di un nuovo quanto radicale progetto di rinnovamento, condiviso con i cittadini e gli Enti preposti, che comprenda una “suggestiva” pista ciclabile, finalmente vista mare, l’eliminazione dello spartitraffico così come la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e dei parcheggi.

L’incidente accaduto poche ore fa sul lungomare di Ostia, una “carambola” che avrebbe potuto avere esiti drammatici, è una “cartina al tornasole” sull’assoluta mancanza di visione di questa Amministrazione oramai dedita solamente a provvedimenti, rabberciati fatti alla “tanto per”, ad uso e consumo elettoralistico. Bastano pochi e chiari esempi per comprendere come sia necessario un intervento radicale relativamente al nostro lungomare. I posteggi sul lungomare non si distinguono dalla corsia di scorrimento, una questione non da poco. Questo determina che le auto in sosta sembrano auto in attesa del semaforo verde, una condizione pericolosissima soprattutto in prossimità degli stessi semafori.

La visibilità degli attraversamenti pedonali incastonati fra un’auto e l’altra è fortemente limitata, così come non esiste una specifica indicazione semaforica per le bici durante l’attraversamento delle zebrature. La corsia di scorrimento lato mare, limitata dalla presenza dell’imponente spartitraffico, rischia pericolosi ingolfamenti nel caso di piccoli incidenti o soste dovute a qualunque banale motivo.

Non parliamo poi dei mezzi di soccorso che rischiano di rimanere imbottigliati nella colonna di auto che procedono in fila indiana in quanto non c’è la possibilità di una via di fuga. Per risolvere tutto non basta invocare l’esistenza di un limite di velocità sul lungomare che, ovviamente, va rispettato e fatto rispettare con assoluta severità. Serve un progetto nuovo, radicale e condiviso, che tenga conto anche della “intermodalità” della mobilità sostenibile, ad esempio con la realizzazione di nodi di scambio in prossimità delle stazioni ferroviarie della Roma Lido.

Tutto questo è mancato, tutto questo si sarebbe potuto fare ma non si è voluto fare perché il M5S ha preferito dare sfogo alle pulsioni elettoralistiche calpestando a “piè pari” la possibilità di mettere in campo un progetto condiviso e radicale, di grande rinnovamento ecosostenibile, che potesse incidere positivamente sul lungomare, così come su tutto il nostro Municipio, cambiando in meglio il volto del nostro territorio. Basta con il “provvisorio” che diventa pian piano permanente, con le cose fatte “tanto per”, con i provvedimenti spot fatti per raccogliere qualche voto, altrimenti ci saranno altri incidenti ed il caos durante la prossima bella stagione. Non perdiamo altro tempo prezioso, il nostro lungomare va ripensato completamente".

Così in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio