Ostia Antica - Una discarica a cielo aperto quella che ha preso corpo negli anni in via del Collettore secondario nella Riserva statale del litorale romano a due passi dagli scavi di Ostia Antica.

Per oltre due chilometri i margini della via sono occupati da una lunga distesa d'immondizia di ogni genere: dai pneumatici, ai calcinacci di cantiere, materassi, frigoriferi  fino alle tegole di eternit. Molti detriti sono stati bruciati, liberando sostanza nocive nell'ambiente circostante. La situazione di degrado è stata denunciata più volte, invano, da Nuccio Di Staso, portavoce del CdQ Ostia Antica-Saline.

"Sono anni che questa strada viene usata come discarica. Furgoni e auto arrivano giorno e notte per abbandonare sul ciglio della strada quintali di rifiuti di ogni genere, tra cui molti materiali pericolosi per la salute pubblica. La strad, inoltre, costeggia campi coltivati e le acque del canale che scorre a ridosso della via è letteralmente invasa di rifiuti come pezzi di carrozzeria di auto e resti di mobilio vario. In particolare nella notte poi via del collettore primario diventa punto di ritrovo per malintenzionati e sbandati che probabilmente cercano materiali per costruire baracche e simili". 
 
Il rischio è la contaminazione del terreno attraverso la stratificazione dei detriti, bisognerebbe fare delle analisi per capire se sono tossici visto che nei dintorni ci sono varie aziende agricole e tante abitazioni che usano l'acqua del canale per irrigare i propri giardini.

 Il cdq ostia antica - saline ha raccolto il disagio dei residenti della zona e ha chiesto l'intervento del presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani e dell'assessore all'ambiente Giancarlo Innocenzi, ma ad oggi ancora nessuna risposta.

Il comitato ultimamente ha scritto di nuovo all'amministrazione locale chiedendo interventi urgenti: "Da anni la via è divenuta una vera e propria discarica abusiva. Purtroppo ogni volta che tale via viene riaperta al transito automobilistico diventa una discarica. Chiediamo ad ognuno per le proprie competenze di provvedere immediatamente alla rimozione dei rifiuti, e nello stesso tempo all´interdizione al traffico veicolare per il tratto in oggetto, con il riposizionamento delle barriere in cemento, che avevano risolto il problema. Ricordiamo che stiamo parlando di una strada di proprietà comunale, posizionata in una zona agricola, all´interno del parco, una zona che ambientalmente deve essere valorizzata e non degradata come è attualmente. Per quanto ci riguarda continueremo a chiedere l'appoggio dei residenti perchè pensiamo c he l'unione fa la forza". Ha dichiarato Antonio Secchi, Vice Presidente del comitato.