Ostia, 21 OTT - "Il sistema idraulico del XIII municipio oggi non e' più garantito. Non e' in grado di sostenere eventi eccezionali come il nubifragio di ieri, ma anche in condizioni normali, e' sempre al limite". A dichiararlo e' Dario Matturro, direttore del Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano. Di questo i cittadini del XIII se ne sono accorti da soli, oggi infatti l'emergenza è ancora altissima, e i residenti di Casal Bernocchi e Punta Malafede, le zone più danneggiate, sono andati in municipio per avere rassicurazioni dal presidente vizzani, che ha risposto che i lavori sui canali di bonifica, che servono a drenare le acque, da parte del XIII sono stati effettuati ma che invece mancano ancora le opere di competenza regionale, in qualche modo uno scarica barile che comunque non convince l'opposizione che ora chiede che escano i responsabili della tragedia accaduta. "Oggi la situazione e' costantemente a rischio - aggiunge Matturro all'agenzia Omniroma - e per migliorarla occorrerebbe ricalibrare tutti i canali del municipio, costruiti per un' utenza di 30 mila abitanti quando oggi la popolazione e' di 250 mila persone. Lo stiamo gia' facendo un po' alla volta perche' per questi interventi servono risorse importanti. Intanto il sistema idraulico non e' sufficiente e nonostante cio', si continuano a pianificare nuove edificazioni. Abbiamo fatto ricorso al piano regolatore generale del Comune di Roma e sull' Infernetto non possiamo rilasciare il nulla osta per la pianificazione edilizia a meno che gli ettari di terreno che oggi servono da drenaggio delle acque e che verrebbero occupati da nuovi insediamenti, non siano provvisti di laghetti di laminazione, vasche per la raccolta delle acque. Il Comune - conclude - e' interessato agli oneri concessori per fare cassa, ma noi dobbiamo pensare alla sicurezza idraulica. Compito che abbiamo svolto sempre con grande scrupolo. Tutti i canali, compresi quelli dell' Infernetto, sono stati puliti quattro giorni fa e ieri gli impianti hanno funzionato correttamente. Il vero problema e' la cementificazione del territorio".