Riceviamo e publichiamo: "Esimio Direttore,  non c'è dubbio che è sempre positivo dare poteri alle istituzioni più vicine ai cittadini e in questo assunto rientrano anche le ultime attribuzioni che la Giunta Alemanno "riconosce" al XIII° Municipio. Ciò che sconcerta è la mancata indicazione di un compiuto "assetto istituzionale", che dovrebbe derivare dalla attuazione della "Città Metropolitana" prevista dalla stessa Carta Costituzionale. Ancora più grave è l'aver  completamente ignorato la Bozza predisposta dalla Commissione presieduta da Giuliano Amato, che delinea un interessante e chiaro quadro normativo e ne indica la realizzazione con le Elezioni Aministrative nel primo semestre del 2013. Si tratta di 14 articoli che disciplinano l'istituzione di Roma Capitale, prevedendo le attribuzioni di specifiche funzioni con risorse adeguate per il nuovo Status e composta da Comuni Metropolitani (cioè sia i Municipi, che i Comuni) collegati da "stretta integrazione territoriale" con la soppressione della Provincia e del Comune di Roma e l'annessione dei restanti Comuni dell'hinterland alle altre Provincie del Lazio. Perchè il Sindaco Alemanno e il Presidente Vizzani non ne hanno fatto cenno? Perchè sono contrari?. Oppure pensano che questa soluzione provvisoria deve considerarsi definitiva e permanente? Personalmente ho l'orgoglio di aver strappato, in qualità di Presidente della 13^ Circoscrizione, nel 1991 il primo riconoscimento di "attenzione al Decentramento", con l'apertura dell'unico Ufficio di Ragioneria decentrato ad Ostia per accelerare le pratiche Amministrative della nostra Circoscrizione. Si è passati poi alla Delibera del Sindaco Carraro con la Presidenza Pannella, anch'essa con attribuzione di competenze decentrate. In verità poteri e competenze decentrate senza attribuzione di personale e delle risorse finanziarie sono, purtroppo, tutto fumo agli occhi della gente, piuttosto che esercizio reale di funzioni più vicine al cittadino. Naturalmente mi auguro che questo provvedimento "definiito opportunamente sperimentale" possa farci avvicinare all'obiettivo di "Assetto Istituzionale della Città Metropolitana" con la trasformazione dei Municipi e delle altre Amministrazioni Comunali, tutti in Comuni Metropolitani con poteri e risorse autonome. Le grandi Città, come avviene in tante Capitali Europee, hanno bisogno di avere una visione dei grandi servizi e problemi in termini di "Area Vasta" (Metrò, Università, Grandi infrastrutture, Smaltimento Rifiuti, Poli-funzionali, ecc.) insieme alla possibilità di trattazione e di interventi a livello territoriale di base. Più in generale sarebbe bene riflettere  sulla semplificazione dei servizi, come la Carta d'Identità con uso telematico, risparmiando tempo, personale e costi per i cittadini e per la collettività, nonchè sull'assurdità di non affrontare il superamento  delle Provincie e la conseguente costituzione di Consorzi di Comuni, unitamente all'accorpamento dei piccolissimi Comuni che hanno ormai dei costi insopportabili dovendo comunque avere il Segretario Comunale, il Comandante dei Vigili, il Dirigente Tecnico ecc., prevedendo "un premio" con la dotazione dei relativi risparmi e di risorse aggiuntive. La realizzazione della Città Metropolitana non sarà una strada in discesa, in quanto si annunciano resistenze e tentativi di boicottaggio da parte del Centro-Destra (in primo luogo del Sindaco Alemanno) e scarsa determinazione in settori del Centro-Sinistra. C'è chi pensa di ottenere subito lo Status di Roma Capitale per poi "NON ATTUARE" la Città Metropolitana ovvero il percorso in due tempi: subito i poteri di Roma Capitale e l'altro "se e quando " potrà avvenire. Sarebbe utile avere una chiara discussione coinvolgendo Organizzazioni Politiche, Sociali, Comitati di Quartiere e la cittadinanza per verificare le volontà e le coerenze sulla Città Metropolitana".

Grazie per l'ospitalità.

Gioacchino Assogna - Sinistra e Libertà - XIII° Municipio