Ha compiuto 40 anni la storica associazione di Fiumicino, per l’occasione i soci si sonoriuniti la sera di sabato 30 ottobre a villa Guglielmi per una festa-incontro dal sapore tipicamente rievocativo ma anche propositivo per un necessario sguardo al futuro. “Quando si festeggia ciò che si è e ciò che si fa, vuol dire che si è fieri di ciò che si è edi ciò che si fa” – ha esordito così il presidente Pino Larango nel salutare i convenuti.
E’ stata un’occasione per ripercorrere le tappe che hanno formato il lungo percorso fatto fin qui dalla Pro Loco di Fiumicino, una delle più attive e longeve della Città. Nata l’8 ottobre 1970, ha adottato da subito lo statuto tipo previsto dall’allora Ente Provinciale per il Turismo, configurandosi come associazione di promozione turistica, di tutela e valorizzazione delle risorse storiche, tradizionali, folcloristiche e enogastronomiche. Presenti all’incontro quattro dei soci fondatori: Ernani Maggiani, Giancarlo Massi, Ciro Palumbo e Quirino Secci, quest’ultimo tutt’ora socio, hanno portato la loro testimonianza, raccontando di quel periodo in cui cresceva il malcontento cittadino per lo stato in cui si trovava la città. Malessere che già da quegli anni spingeva a mire secessioniste, le stesse che alla fine portarono alla scissione amministrativa da Roma con la nascita del nostro comune. Fiumicino era allora una periferia abbandonata di una grande città, cittadini eimprenditori non accettavano più questa situazione.
Una Pro Loco molto politica quella degli albori e per qualche verso trampolino di lancio verso cariche pubbliche; sono stati presidenti della Pro Loco dopo Roberto Cedroni e l’avv. Sebastiano Ferlito, alcuni nomi notidel panorama politico fiumicinese:  Giancarlo Bozzetto, Giancarlo Pascucci, Sergio Civerchia, Emilio Fatale e Giancarlo La Rocca. Una mostra esposta nella sala conferenze della villa, ripercorreva la storia della ProLoco attraverso le foto e le locandine degli eventi proposti nel corso degli anni.  C’erano puredelle curiosità come la lettera indirizzata all’EPT della Provincia di Roma, dove si annunciala volontà di costituire la Pro Loco e se ne chiede l’autorizzazione, un frammento dellaprima carta da lettera intestata, quasi una reliquia, l’atto costitutivo e il primo numero del“Corriere di Fiumicino” coevo della Pro Loco,  storico giornale mensile che riportava lenotizie cittadine. Ha portato il suo contributo di ricordi anche l’ex presidente Sergio Civerchia, che ha voluto ripercorrere la genesi di alcuni degli eventi principali quali la Sagra del Pesce e il Carnevale a Mare. Una cosa non è mutata da allora: la straordinaria passione e il disinteresse che anima i volontari verso la propria città, non esiste sul territorio un’altra associazione che ha lavorato così tanto e con tali risultati. E’ stata quindi la volta dell’Assessore Gino Percoco che dopo aver ricordato gli anni della sua militanza quale socio della Pro Loco, ha ringraziato i volontari per l’impegno profuso nelle molteplici iniziative che danno lustro alla città. L’impegno a carico della Pro Loco è importante e pertanto si confida sempre in un valido apporto di questa gloriosa associazione. A nome del Sindaco, Percoco ha consegnato al presidente una targa che riporta: “Alla Pro Loco di Fiumicino in occasione del 40° anniversario della sua costituzione esprime gratitudine ed apprezzamento per la fattiva opera svolta alla promozione dell’immagine della Città.”
Dopo la proiezione di un breve filmato riguardante gli eventi e lo staff di oggi, il presidente Larango ha concluso il suo intervento stigmatizzando quanto sia preziosa la presenza di una Pro Loco attiva sul territorio; “Una grande risorsa per il Paese”, riferito alla
Pro Loco, è lo slogan dell’U.N.P.L.I., Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia. E proprio questa grande risorsa a Fiumicino c’è e fa vivere la città con le feste legate alla tradizione, con l’attenzione verso i luoghi di interesse, con la promozione. La Pro Loco di Fiumicino, per il 40° anniversario della sua costituzione, ha realizzato la riedizione di un’antica stampa raffigurante il borgo storico di Fiumicino. L’opera, tratta da un disegno e incisione di Antonio Aquaroni del 1840, è realizzata dalla Stamperia del Tevere in Roma, secondo la tecnica dell’epoca con incisione su lastra di rame, stampa al torchio e acquerellatura a mano, pezzo per pezzo. Ogni copia è quindi un originale stampato su carta pregiata e custodito in apposita cartellina con il logo della Pro Loco di Fiumicino. Questa riedizione d’arte è stata tirata in 200 esemplari, tale è il limite d’usura della matrice di rame, pertanto ogni copia ha un corrispondente valore non trattandosi di riproduzione in serie. La pregiata stampa è stata distribuita ai convenuti all’incontro mentre sarà disponibile a fronte di un contributo, presso la sede della Pro Loco di Piazza G. B. Grassi, 12.