Si è sfiorata la tragedia ma alla fine i Carabinieri sono riusciti ad arrestare un pericoloso rapinatore che alla guida di una Fiat 500 aveva tentato di farla franca: ieri pomeriggio, le strade di Ostia sono infatti divenute, per 15 minuti abbondanti, il teatro di un rocambolesco inseguimento che ha tenuto col fiato sospeso cittadini e passanti.

Erano da poco trascorse le 15.00 quando una pattuglia del Nucleo Radiomobile, durante uno dei tanti normali posti di controllo, ha individuato l’autovettura che due giorni prima era stata sottratta al legittimo proprietario a seguito di rapina. I carabinieri hanno intimato al conducente di accostare, ma l’uomo, disattendendo all’alt, ha dapprima speronato l’auto dei carabinieri e poi si è lanciato in una disperata fuga, a folle velocità, tra passanti e genitori coi bambini mascherati.

15 minuti che hanno seriamente impegnato il dispositivo di prevenzione dell’Arma. La Centrale Operativa del Gruppo Carabinieri di Ostia ha pertanto attuato il cosiddetto piano anti-rapina che prevede il blocco delle vie d’uscita da Ostia, coordinando spostamenti e posti di blocco delle pattuglie per costringere via via la Fiat 500 ad allontanarsi dal centro abitato e salvaguardare la tranquillità dei festeggiamenti del carnevale.

Durante l’inseguimento, la Fiat 500 ha urtato alcune autovetture in sosta, mentre i carabinieri con lampeggianti e sirene hanno subito messo in sicurezza l’area allontanando pedoni ed automobilisti in transito in Ostia. L’inseguimento si è concluso quando l’auto in fuga è andata a schiantarsi contro un’Alfa Romeo ferma ad un semaforo; l’uomo alla guida ha abbandonato l’auto in strada ed è fuggito a piedi, inseguito dai carabinieri che dopo un centinaio di metri sono riusciti a bloccarlo ed ammanettarlo, tra gli applausi di coloro che hanno assistito all’epilogo dai loro balconi.

E.M., cileno 29enne pluripregiudicato, è stato quindi subito condotto all’autoradio per essere trasportato in caserma; lungo il tragitto, tuttavia, l’uomo ha dichiarato di accusare un malore per il trauma ricevuto nell’incidente, costringendo i militari a deviare per il Pronto Soccorso.

All’arrivo al nosocomio sembrava in coma e quasi spacciato, non parlava e apparentemente non dava segni di vita. Ma quando i medici hanno provato ad applicargli un catetere, il dolore lo ha risvegliato miracolosamente, smascherando la simulazione. Il cileno è stato quindi accompagnato in manette in caserma per il fotosegnalamento e tratto in arresto. Durante gli accertamenti i militari hanno poi scoperto che era stato proprio lui 2 giorni prima a rapinare con un coltello un fiumicinense, facendosi consegnare le chiavi della Fiat 500 con la quale poi era fuggito verso Ostia.

E.M. ora si trova nel carcere romano di Regina Coeli con l’accusa anche di rapina aggravata.