FIUMICINO - "Chiamiamola con nome e cognome questa fase storica che sta interessando la nostra città…“follia politica”. Dopo l’ultimo attacco mirato al sindaco che si è consumato in aula durante il consiglio dedicato al bilancio le dimissioni di Mario Canapini erano prevedibili e conseguenziali - lo scrivono in una nota i consiglieri comunali di maggioranza del Comune di Fiumicino - La  maggioranza si è spaccata non in merito alle delibere all’ordine del giorno, ma su alcune questioni specifiche,  risultato di un dissenso interno che l’opposizione ha cavalcato in consiglio e  nel  periodo estivo con propaganda  sui giornali  e network locali. Ci riferiamo: alla vicenda del termovalorizzatore/discarica per la quale basterebbe rileggere la delibera di giunta del 2008 per capire che nulla era deciso sull’ubicazione o realizzazione dello stesso e che l’eventuale decisione finale avrebbe dovuto essere presa in maniera collegiale  con il convolgimento della città; alle polemiche relative all’ampliamento del sistema aeroportuale sul quale il sindaco aveva avanzato durante uno degli ultimi consigli comunali la proposta di convocare l’Adr in un consiglio comunale aperto anche ai cittadini ed alle associazioni; al progetto della nuova viabilità che ha scatenato le ire di parte della maggioranza; viabilità certamente migliorabile, ma che ha prodotto il decongestionamento del traffico locale, sulla quale la commissione consiliare lavorava da circa due anni; alle questioni inerenti la raccolta dei rifiuti, che per problemi connessi all’aspetto giuridico/amministrativo vede ritardare l’aggiudicazione del bando pubblico, con ripercussioni negative sulla pulizia del nostro territorio e per la quale il sindaco ha comunque  puntualmente riferito nei consigli comunali scorsi; al piano particolareggiato attuativo di Isola Sacra delle zone b4a e comparti edificatori che per problematiche tecniche indipendenti dalla volontà dell’amministrazione comunale non sono ancora  approvati e vedono fino ad ora fortemente penalizzati i cittadini. Per tutto questo - concludono gli esponenti politici - noi consiglieri comunali del Pdl e della maggioranza di centro-destra, stigmatizziamo l’azione intrapesa da parte di colleghi consiglieri ed assessori, che a noi oggi appare strumentale e non motivata. Sarebbe più sensato, vista la volontà manifestata dagli stessi in diverse occasioni pubbliche; ragionare insieme sulle urgenze della città e dei cittadini, per costruire insieme un programma di fine  mandato serio e concreto che porti risposte per la comunità, in vista delle sempre scelte importanti che si dovranno assumere nei prossimi mesi". Le firme sono quelle di Paolo Sugamosto, Massimilano Terzigni, Roberto Merlini, Giuseppe Dionisi, Germano Scarabello, Valerio Addentato, Paolino Giuffrida, Mauro Cicatiello, Claudio Sabbatini, Salvatore Miele e Ferdinando Romani.