Roma - It's coming home? No, Rome! Si credevano i più forti, e si sono resi conto che c'è qualcuno più forte di loro (facendo la figura di Freezer massima potenza contro Goku Super Saiyan su Namecc). Cari "maestri", non lo siete più da più di mezzo secolo: era il 1968, quando una certa compagine conquistava il Vecchio Continente, e sappiamo quale era. Gli inglesi, ieri, erano troppo convinti di trionfare, a casa, contro di noi Uno dei loro sostenitori, l'altro ieri, lo era talmente tanto che aveva deciso di farsi tatuare su una gamba "England Champion".

Ora, ovviamente, i nostri connazionali lo stanno sbeffeggiando allegramente, sui social (dove, se no?). Invece è andata come tutto il BelPaese (e non solo) sperava. Ammetto che ero molto pauroso e pessimista, considerando da quanto tempo un club tricolore non vince qualcosa in ambito europeo. Tuttavia, dopo i quarti contro il Belgio, metà di me era anche speranzosa, in quanto una possibilità del genere, cioè FRANCIA E GERMANIA ELIMINATE è MERCE RARA. Il 2021 non solo non è l'anno dei francesi, ma è decisamente quello degli italiani.

Ed ora anche i sudditi di Sua Maestà la Regina dovranno stare come canta Damiano David, cioè ZITTI E BUONI. Secondo successo per la nostra nazione, dopo l'Eurovision di 2 mesi fa, per merito della band romana dal nome danese. A Maggior ragione in virtù del fatto d'essersi sfilati la medaglia d'argento subito dopo averla ricevuta (tranne Saka, ancora troppo triste per aver sbagliato l'ultimo rigore). Ieri sera, a Wembley, 10000 tifosi italici hanno potuto festeggiare in pace e solitudine il successo della squadra guidata dal Mancio, visto che gli altri 55000 se ne sono andati prima della premiazione.

La nostra attesa, dopo 15 anni e 2 giorni, è terminata, la loro dovrà ancora continuare. Ed è terminata pure la mia: prima di questa, ho assistito ad altre 2 finali, 2000 e 2012, entrambe perse. Questa Euro coppa cancella definitivamente il ricordo dell'atto conclusivo di Polonia e Ucraina di 9 anni fa: possiamo mandare "a quel paese" per sempre Oceana e la sua "Endless Summer" col sorriso. Nei nostri cuori resterà in eterno "We are the people" di Bono, il leader degli U2, con la musica di Martin Garrix.

E Comunque niente da fare, l'11 Luglio è il nostro giorno. 39 Anni fa il Mundialito, il match che rese celebre l'urlo di Tardelli, con Pertini sugli spalti del Bernabeu e Bearzot in panchina a guidare gli Azzurri, tra cui era presente anche "MaraZico", cioè Bruno Conti. Passano i decenni, cambia tutto, ma non il risultato finale: Italia nuovamente vincente, stavolta all'Europeo, il secondo della nostra storia. In un certo senso, dobbiamo dire grazie a Giampiero Ventura ed alla Svezia (eliminata dall'Ucraina, il resto lo sapete): avendoci evitato una SICURA FIGURA BARBINA al Mondiale in Russia, 3 anni fa, è stato possibile l'avvento di mister Mancini e, pertanto, quest'affermazione.

Tra 12 giorni inizierà la prima Olimpiade a porte chiuse di sempre, dove tutti speriamo che giungano tante medaglie d'oro, poi la testa andrà ad Ottobre, alle semifinali della Nations League. Ci aspetta la Spagna, la quale andrà in cerca di rivincita per la semifinale persa Martedì scorso. Solo che, stavolta, gli iberici non troveranno soltanto un 11 giovane come loro, ma i CAMPIONI D'EUROPA. Se prima potevano farci paura, ora non è così. Non so cosa ne pensiate voi, ma a me una finale "a derby delle Alpi", cioè Champions vs Champions, come direbbero a Stamford (Italia-Francia, per capirci), piacerebbe molto. Non temiamo più neanche i transalpini. Intanto, godiamoci la Coppa e qualche giorno di "riposo mentale", ce lo siamo meritato, dopo questo mese trascorso a stare accanto ai nostri ragazzi.