Ostia – Amici gattofili, amanti dei mici, oggi, 17 febbraio, per chi ancora non lo sapesse, si celebra la Festa del Gatto, l’adorabile felino compagno amatissimo di tante persone.

IL GATTO IN POESIA – Dei mici si è detto e scritto di tutto. O quasi… Se ne sono occupati letterati e poeti che hanno dedicato loro liriche come quella composta da Giovanni Pascoli in onore della madre. “La gatta” è una poesia di Giovanni Pascoli che racconta come una gattina vecchia riesca a mettere in salvo il suo cucciolo. E sant’Adelmo, un santo del medioevo, dedica un inno ai mici quali custodi della casa. Trasformarsi in gatto per amore, una poesia del XVI secolo C’è poi un certo George Turberville (nato intorno al 1540 e morto prima del 1597) che immagina di diventare un gatto per tenere lontani i topi dalla dispensa della sua amata, rendendole così un servigio. Anche Stefano Benni nella poesia “E i gatti” parla del gatto.

LA CANZONE - Roberto Russo, che i mici li ama, ha raccolto tanto materiale a questo riguardo, disponibile su Blogo. Scrive:“Mi sono ricordato di una canzone di Georges Brassens (1921-1981) cantautore, poeta, scrittore e attore francese che ne Il testamento detta le sue ultime volontà e immagina come potrebbe essere la vita qui, sulla terra, dopo la sua dipartita. Non gli interessa un bel nulla di quello che accadrà, se sua moglie vorrà sposarsi o meno... L'importante è che nessuno osi maltrattare il suo gatto perché allora lui, dall'aldilà, correrà in difesa del suo micio. La storica, innata rivalità tra cane e gatto è anche al centro di una poesia di Eugene Field quando l'epica lotta tra Fido e Micio coinvolge tutta la casa, anche i giocattoli di pezza. Il gatto sul davanzale è protagonista di una poesia di Ben King: “I gatti sono esseri superiori e liberi: rientrano quando vogliono e altrettanto liberamente se ne vanno in giro”. “L’autunno e il gatto che rincorre le foglie è in una delicata poesia di Gianni Rodari che fa riflettere su come, imitando i mici, si possa essere felici.

CHARLES BAUDELAIRE - Charles Baudelaire, l’autore de I fiori del male, il libro che creò uno scandalo enorme ai suoi tempi tanto da portare il poeta in tribunale, già quasi duecento anni fa dedicò tre belle poesie ai gatti. In quella famosa ‘Il gatto’ il poeta paragona l’amore per una donna a quello per un micio. Secondo il poeta gli occhi dei felini e quelli delle donne sono simili: profondi, forse freddi, ma che, in ogni caso, ammaliano. Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato; ritira le unghie nelle zampe, lasciami sprofondare nei tuoi occhi in cui l’agata si mescola al metallo. Quando le mie dita carezzano a piacere la tua testa e il tuo dorso elastico e la mia mano s’inebria del piacere di palpare il tuo corpo elettrizzato, vedo in ispirito la mia donna. Il suo sguardo, profondo e freddo come il tuo, amabile bestia, taglia e fende simile a un dardo, e dai piedi alla testa un’aria sottile, un temibile profumo ondeggiano intorno al suo corpo bruno.

IL ROMANZO - Nel 1905 fu scritto un romanzo dove protagonista è un gatto: è il famoso Io sono un gatto di Natsume Soseki, che ha segnato la letteratura, quella giapponese almeno.

IL MICIO – Che sia più o meno cantato in poesia il gatto è un fantastico compagno di vita. Creatura coccolona o indipendente, pronta alla ‘fuga’ perché curiosa, nottambulo, pacioccone o un tantino bisbetico, è un Amico con la a maiuscola di serate trascorse in poltrona, accoccolato sulle ginocchia, oppure discreto osservatore che segue ogni mossa mentre se ne sta acciambellato in cima ad un armadio o nascosto in un cassetto. Di sicuro è un compagno vivace e pieno di sorprese.

LA FESTA DEL GATTO - La Giornata del gatto è stata istituita nel 1990, dopo un sondaggio lanciato sulla rivista ‘Tuttogatto’ dalla giornalista gattofila Claudia Angeletti in coincidenza con il Word Cat Day, che si celebra il 17 febbraio in molti paesi europei, mentre fuori dal Vecchio Continente la data scelta è l'8 agosto. In Giappone esiste persino un'Isola dei Gatti, dove la popolazione è costituita prevalentemente da felini. E’ giapponese la famosissima gattina Hello Kitty, eroina dei cartoon e protagonista di gadget deliziosi amati non soltanto dalle bambine ma anche dalle loro mamme.

LA SCELTA DELLA DATA - Claudia Angeletti, dopo aver consultato i suoi lettori, scelse il 17 febbraio per questi motivi: febbraio è il mese del segno zodiacale dell’Acquario, ossia degli spiriti liberi ed anticonformisti, come quelli dei gatti. Secondo i proverbi popolari, inoltre, febbraio è considerato il ‘mese dei gatti e delle streghe’, collegando così gatti e magia. Il numero 17, infine, nella tradizione italiana è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa fama che in passato è stata riservata al gatto.

La proposta vincitrice fu quella della signora Oriella Del Col che così motivò la sua idea nel proporre questa data che racchiude molteplici significati: 1. febbraio è il mese del segno zodiacale dell'Acquario, ossia degli spiriti liberi ed anticonformisti come quelli dei gatti che non amano sentirsi oppressi da troppe regole. 2. tra i detti popolari febbraio veniva definito “il mese dei gatti e delle streghe” collegando in tal modo gatti e magia 3. il numero 17, nella nostra tradizione è sempre stato ritenuto un numero portatore di sventura, stessa fama che, in tempi passati, è stata riservata al gatto 4. la sinistra fama del 17 è determinata dall'anagramma del numero romano che da XVII si trasforma in ‘VIXI’ ovvero ‘ho vissuto’, di conseguenza ‘sono morto’. Non così per il gatto che, per leggenda, può affermare di essere vissuto vantando la possibilità di altre vite. 5. il 17 diventa quindi ‘1 vita per 7 volte’!

In varie città d'Italia si festeggia questa giornata con iniziative artistiche o di solidarietà a favore di questi animali..