‘Farmacap, bene comune’: la protesta dei 370 lavoratori
Roma - Protesta dei lavoratori dell’azienda farma-socio-sanitaria capitolina Farmacap, azienda speciale del comune di Roma, che gestisce 44 farmacie sul territorio della Capitale (una presenza importante a Ostia e Dragoncello e in quartieri come Corviale, Laurentino, Tor Bella Monaca, Tufello), un servizio sociale di tele-assistenza e tele-monitoraggio con circa 2.000 utenti anziani e un asilo nido nel quartiere Infernetto. La Farmacap è nell’occhio del ciclone da quando è emerso un debito di 15.000.000 di euro che, secondo i lavoratori, sarebbbe del tutto inesistente. Un debito, dichiarano i dipendenti, prodotto da “analisi poco trasparenti che andrebbe indagato seriamente”. Dai conti fatti dalle organizzazioni sindacali, emergerebbero infatti crediti non inseriti nei bilanci. Ad esempio, si sarebbe dimenticato che Farmacap vanta un credito di 12.000.000 euro con la Regione Lazio e di 4.000.000 euro con Roma Capitale. Alla luce di questo il Comune dovrebbe “fare chiarezza sui conti come chiesto dalle lavoratrici, i lavoratori e dalle organizzazioni sindacali”.
“I 370 lavoratori e lavoratrici sono stati/e sottoposti/e a sacrifici enormi con riduzioni salariali, demansionamenti, carenze di personale. Al contrario, l’azienda ha mantenuto consulenze esterne di dubbia utilità e pari a 585.000 euro nel solo anno 2013”, dichiarano in una nota i ‘Lavoratori Farmacap in lotta’. “La campagna stampa condotta da diversi giornali (capofila Il Messaggero), che hanno pubblicato articoli denigratori su presunti sprechi e inefficienze di Farmacap con annunci di privatizzazione imminente, è una campagna falsa perché “mossa da interessi privati”. La Giunta Marino”, prosegue la nota, “ha avuto un atteggiamento ambiguo, deliberando ma non stanziando 15.000.000 euro per il risanamento mentre non si è fatta chiarezza sul mantenimento o meno l’azienda PUBBLICA. Anzi, le recenti dichiarazioni su Farmacap del sindaco Marino, su Repubblica ed altri organi di stampa, ci indignano. Affermare infatti, che si è riscontrato un ammanco di 9.000.000 euro a causa del furto di “medicinali poi rivenduti nel mercato nero” è falso e ingiusto. Serve solo a legittimare la vendita delle 44 farmacie o la trasformazione dell'azienda speciale in spa con successiva cessione del 40% ai privati. Non ci stiamo, sindaco Marino!”.
“Il gruppo dirigente della Farmacap avrebbe dovuto gestire e tutelare il patrimonio aziendale, così come l’amministrazione comunale avrebbe dovuto controllare i bilanci. Farmacap non può essere svenduta ai privati: né con la vendita totale né con la cessione di quote. E' necessario scegliere invece manager competenti qualsiasi tessera abbiano, al contrario di come è stato sino ad oggi: ricchi compensi, a prescindere dai risultati gestionali. Da mesi le lavoratrici, i lavoratori e le organizzazioni sindacali chiedono un confronto con il Comune, senza essere ascoltati, per evidenziare le criticità gestionali (approvvigionamento; politiche commerciali e socio assistenziali inadeguate; scarsa tutela del patrimonio; scarsa valorizzazione delle risorse professionali; ecc.) e formulare proposte per render efficiente Farmacap. Le lavoratrici ed i lavoratori chiedono un rilancio ed un potenziamento dell’azienda pubblica con una forte integrazione dei servizi socio/farmaceutici, la trasformazione delle attuali farmacie in farmacie di servizi , lo sviluppo e la partecipazione alle “Case della salute” della Regione Lazio. Noi dipendenti Farmacap (farmacisti, operatori sociali, educatrici di asilo nido, personale tecnico ed amministrativo) siamo in stato di agitazione e promuoveremo iniziative di mobilitazione con una giornata di sciopero per il prossimo 21 luglio. Saranno tutte occasioni di dialogo con le cittadini/e beneficiari/e dei servizi offerti da Farmacap, per spiegare quanto sta accadendo. La difesa del posto di lavoro è anche la difesa del diritto della cittadinanza ad un servizio pubblico che, sino ad oggi, è servito anche da “calmiere” rispetto ai prezzi dei medicinali”, conclude la nota. Tra le iniziative in programma oggi, mercoledì 16 luglio dalle ore 16, presidio presso i gruppi consiliari capitolini di maggioranza in via delle Vergini angolo via Minghetti e lunedì 21 luglio, sciopero per l'intera giornata lavorativa di tutte/i, dalle ore 16 presidio al Campidoglio.
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