Ostia - Tredici persone. È questo il numero di visitatori dell'infopoint sul lungomare Lutazio Catulo, aperto a fine settembre dal Comune di Roma per spiegare ai cittadini di Ostia che cos'è il waterfront e raccogliere le proposte delle realtà sociali del territorio. Non solo il chiosco ha ricevuto ben pochi utenti, ma questi non hanno potuto nemmeno contare sulle informazioni rilasciate dai tecnici dei dipartimenti comunali, autori dei progetti. Ad accogliere i cittadini c'è solo un tecnico del XIII incaricato in realtà di occuparsi dell'archivio municipale. Non a caso ieri il consigliere Stefano Salvemme ha voluto organizzare la sua commissione attività produttive proprio all'infopoint, che rimarrà aperto fino a metà dicembre circa. "Sappiamo ben poco ancora del waterfront, anche qui al chiosco ci sono le stesse informazioni fornite a Cineland. – dice Salvemme – L'obiettivo è unire le forze politiche, comprese le opposizioni, per chiedere un maggiore coinvolgimento delle realtà sociali ed economiche in questo progetto". Era stato lo stesso sindaco di Roma Gianni Alemanno durante la presentazione del waterfront, avvenuta a ostia il 15 luglio scorso, a sottolineare come il maxi-piano fosse solo nella fase iniziale di progettazione e come attendesse appunto idee e partecipazione da parte della cittadinanza.

Ma non è solo il XIII Municipio a sapere ancora ben poco dei dettagli del waterfront. "Nè le associazioni di commercianti nè i cittadini hanno potuto vedere molto di questi progetti, l'ennesimo piano calato dall'alto del Campidoglio", ha criticato Luca Capobianco, presidente Ascom di Ostia: "Noi siamo pronti anche con delle Ati, imprese temporanee, a partecipare attivamente ai progetti in campo. – aggiunge Ruggero Barbadoro, Fiba Lazio – Il waterfront è un'idea fantastica, che però deve coinvolgere il territorio e i suoi cittadini".