Ostia - "Se esistesse il premio “miglior rigiratore di frittate”, il consigliere comunale Paolo Ferrara ne sarebbe senza alcun dubbio l’indiscusso vincitore. Come dimenticare le sue dichiarazioni sulle proroghe delle concessioni balneari? Sulla giusta decisione della Giunta Falconi di sospendere i bandi per l’assegnazione delle concessioni demaniali marittime scadute, chiedendo contestualmente un parere formale all’avvocatura capitolina, lo stesso Ferrara ha sollevato una sterile polemica social condita da frasi volgari che nulla hanno a che vedere con il merito della questione. Ovviamente ciò che interessa al M5S è unicamente sollevare una polemica mediatica, confidando sulla memoria corta, in modo semplicistico e disarticolato. Si chiama fumo negli occhi. Il bando predisposto per l’assegnazione di 37 concessioni balneari, fra l’altro un’assegnazione della durata di una sola stagione, senza per altro aver completato l’iter di approvazione del PUA proposto dalla stessa amministrazione, era un bando scritto molto male che apriva le porte a scenari incontrollati.

L’amministrazione non può semplicisticamente scegliere di pubblicare un bando, tanto per poter affermare di averlo fatto, come fosse un atto avente in se la forza di modificare la condizione esistente. Ci sono aspetti propedeutici alla pubblicazione di un bando che non possono essere calpestati così come è stato fatto nel passato più recente. Senza un’idea di litorale condivisa con i cittadini, senza l’introduzione di criteri di valutazione innovativi, come ad esempio la tutela ambientale, senza la capacità di valorizzare un nuovo modello di fruizione del mare e delle spiagge basato sui diritti dei cittadini e non certo sulle rendite di posizione di qualche potentato locale, senza la possibilità di rompere le catene di monopolio permettendo anche ad altri soggetti di poter partecipare alla selezione pubblica alla pari dei concessionari uscenti, senza un decisivo aumento della quota di spiagge libere a disposizione dei cittadini, non c’è storia, non c’è bando che tenga, non c’è ripristino di alcuna legalità ne tanto meno di giustizia.

Con il recepimento della recente sentenza del Consiglio di Stato che finalmente obbliga alla messa a gara delle concessioni demaniali marittime, con il trasferimento della delega al Litorale a Roma Capitale, sarà sicuramente possibile provare a ripensare il litorale della nostra città. Per farlo servirà ridisegnare il lungomare approvando un PUA che consideri la volontà dei cittadini così come il PUA regionale e le leggi vigenti. Solo dopo aver fatto tutto questo e, di conseguenza, aver aperto nuove spiagge libere a disposizione dei cittadini, si potrà procedere con la messa a bando delle concessioni demaniali marittime permettendo a tutti di poter partecipare senza furbate escludenti. Per tutti questi motivi consideriamo sacrosanta la decisione della Giunta Falconi di sospendere il bando per le assegnazioni delle concessioni, chiedendo contestualmente un parere formale all’avvocatura capitolina, perché la discontinuità si misura anche attraverso queste decisioni". 

Così in una nota Marco Possanzini, Capogruppo Sinistra Civica Ecologista Municipio X