Il famoso sceneggiato televisivo interpretato magistralmente da una scatenatissima Rita Pavone rivive tutta la sua storia sullo schermo di Approdo alla Lettura, sul Pontile di Ostia. Un'occasione da non perdere per gustare il monello più vivace e divertente della tv italiana. Domenica 19 luglio alle 21.30 il primo episodio a ingresso libero.

Il giornalino di Gian Burrasca è il titolo di una fortunata serie televisiva trasmessa dalla RAI,  dal 19 dicembre 1964 al 6 febbraio 1965.

Lo sceneggiato televisivo - destinato ad un pubblico giovanile ma trasmesso in prima serata per guadagnare anche una audience più matura - era liberamente ispirato all'omonimo romanzo scritto da Vamba nel 1907 e pubblicato inizialmente a puntate sul Giornalino della Domenica.

Interprete nel ruolo maschile dello scatenato protagonista Giannino Stoppani era Rita Pavone, all'epoca da poco tempo affermata cantante di musica leggera.

La regia era di Lina Wertmüller - responsabile anche dell'adattamento televisivo - mentre le scenografie e i costumi erano rispettivamente di Tommaso Passalacqua e Piero Tosi. Autore delle musiche - dirette da Luis Bacalov - era Nino Rota. Tra i motivi musicali lanciati dalla trasmissione particolare successo ha avuto la canzone "Viva la pappa col pomodoro". A cantarla a squarciagola una Rita Pavone tutta zazzera e lentiggini, perfetta incarnazione del monello più pestifero della tv italiana: Giannino Stoppani, Gian Burrasca per i suoi calunniatori. Infaticabile ideatore di burle e marachelle, il discolo dal pel di carota una ne fa e cento ne pensa. E registra tutto nel suo giornalino, inesauribile archivio di tiri mancini. Che si improvvisi mago o artificiere, che si diletti a trasformare cappelli in tegamini, frantumare orologi, nascondere anguille nei pianoforti… quando c'è lui in giro, nessuno può dirsi al sicuro.