Da ieri mattina davanti all'ingresso del camping sequestrato l'altro ieri dalla Guardia di finanza, dalla Forestale e dai vigili urbani nella pineta di Castelfusano, c'è un via vai di persone che vogliono entrare nell'area per riprendersi i propri beni. Al cancello un custode distribuisce le istanze da presentare ai vigili urbani o alla forestale per ottenere il permesso ad entrare e portare via barche, roulotte e arredamenti dei boungalow posti sotto sequestro. Un cartello cita il regolamento imposto dal magistrato: chi deve portare via le barche deve compilare l'istanza e portarla alla Guardia Forestale, mentre chi vuole accedere alle casette all'interno del camping deve presentare istanza al corpo di polizia di Roma Capitale: tutti i beni mobili, sempre secondo disposizioni dell'autorità, devono essere portati via entro il 7 aprile. Per quanto riguarda la possibilità di continuare a vivere nei boungalow acquistati nessun avviso sui cancelli del camping, ma secondo la prassi giudiziaria dovrebbero poter continuare a vivere nei locali di loro proprietà, nonostante il sequestro della struttura. Per quanto tempo ancora però, non è stato ancora reso noto. Non solo, a temere per la loro sorte anche i lavoratori del camping, circa 120, che ancora non sanno se potranno ancora contare sul loro posto di lavoro. Nel frattempo anche i diportisti si dicono preoccupati, il 7 aprile è vicino e trovare un posto barca alternativo, magari allo stesso prezzo, con l'avvicinarsi della bella stagione, diventa sempre più difficile. Nei prossimi giorni lavoratori e diportisti probabilmente si faranno sentire.