Dragona - Era il 18 aprile 2013 quando alle 19.50 sul viadotto Zelia Nuttal a Dragona un uomo, guardia giurata, a bordo di una Fiat Punto dopo aver inseguito sul cavalcavia una Yaris Toyota guidata dalla sua ex moglie, Michela Fioretti, infermiera all'ospedale Grassi di Ostia, dopo averla raggiunta e averla costretta a fermare l'auto, ha esploso contro di lei quattro colpi di pistola. La donna è morta sul colpo. Inutili i tentativi per rianimarla. A dare l’allarme al 112 è stato un automobilista che precedeva le due vetture e che ha assistito alla scena. Alla base della tragedia la gelosia. La coppia era separata da un paio d'anni. Un rapporto tuttavia tormentato. Avevano due bambine di 6 e 10 anni, adesso affidate ai nonni materni. In passato si erano già verificate discussioni e, pare, anche episodi di violenza. Insomma, sembrerebbe trattarsi di una tragedia annunciata.  


Oggi a distanza di un anno il X Municipio ricorda l'ennesima vittima di violenza avvenuto sul territorio nel parco in via Francesco Donati a Dragona intitolato alle vittime di femminicidio dall'amministrazione locale lo scorso 25 novembre in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.


Presenti oltre all'amministrazione locale guidata dal presidente del X Municipio Andrea Tassone anche i cittadini, i parenti e amici di Michela, l'associazione Punto D sempre pronta a combattere ogni forma di violenza di genere , la direzione sanitaria dell’ospedale G.B. Grassi di Ostia e i responsabili del reparto di dialisi del nosocomio lidense, dove Michela Fioretti prestava servizio.