Smascherata la “truffa del finto carabiniere”: la Polizia Stradale arresta due giovani in fuga
Di Maria Grazia Stella il 27/11/2025
Sottratti denaro e gioielli a una coppia di anziani in provincia di Roma. La fuga verso la Campania si conclude con un blitz in autostrada
Roma – Si spacciavano per sottufficiali dell’Arma dei Carabinieri e, grazie a un copione abilmente costruito, erano riusciti a raggirare una coppia di anziani della provincia romana, appropriandosi di denaro e gioielli custoditi in casa. Dopo il colpo, i due si erano diretti a tutta velocità verso sud, nel tentativo di far perdere le loro tracce e rientrare in Campania.
La fuga, però, si è interrotta sull’autostrada, dove la Polizia Stradale – allertata dalla segnalazione della vittima – li ha intercettati e tratti in arresto.
I presunti autori della truffa sono due giovani dell’hinterland partenopeo, rispettivamente di 22 e 26 anni.
Come operavano: il copione della truffa
Le indagini hanno permesso di ricostruire un modus operandi ormai diffuso e particolarmente insidioso. I due, secondo quanto emerso, avrebbero contattato telefonicamente la coppia simulando un intervento dell’Arma: sostenevano che l’auto degli anziani fosse stata utilizzata per commettere un furto in un esercizio commerciale.
Con tono fermo e autorevole, avrebbero quindi convinto la donna a raccogliere tutto il denaro e i gioielli presenti in casa “per verificarne la provenienza”, mentre il marito sarebbe stato indotto a recarsi fisicamente presso la stazione dei Carabinieri più vicina, così da allontanare uno dei due testimoni dal luogo dell’inganno.
L’arrivo del falso carabiniere e la consegna dei beni
Proprio mentre l’uomo era in viaggio verso la caserma, alla porta si sarebbe presentato un individuo in abiti apparentemente riconducibili all’Arma, che avrebbe ritirato il denaro e i preziosi raccolti dall’anziana.
In un primo momento, la donna – rassicurata dalla presunta identità dell’interlocutore – avrebbe consegnato tutto senza sospetti. Solo pochi minuti dopo, rimasta sola, avrebbe colto l’incongruenza della vicenda e deciso di rivolgersi al Commissariato di Genzano per sporgere denuncia.
La prontezza della vittima ha consentito agli investigatori di ricostruire rapidamente la dinamica e di allertare la Polizia Stradale, ipotizzando che i truffatori fossero già in marcia verso la Campania.
L’identificazione del veicolo e l’intervento in autostrada
Grazie alla descrizione dettagliata del mezzo fornita dall’anziana, le pattuglie hanno individuato poco dopo un’auto compatibile, che procedeva a velocità sostenuta lungo l’autostrada.
Fermati per un controllo, i due giovani avrebbero manifestato subito nervosismo e fornito versioni contraddittorie, insospettendo ulteriormente gli agenti.
Il ritrovamento del bottino
La perquisizione immediata del veicolo ha fornito riscontri significativi: a bordo è stato rinvenuto l’intero bottino sottratto poco prima alla coppia, confermando – secondo gli investigatori – il collegamento tra i due fermati e la truffa denunciata.
Gli arresti
Per i due giovani campani è scattato l’arresto con l’accusa di truffa aggravata ai danni di persone anziane, una delle categorie più colpite da questo tipo di raggiri.
Presunzione d’innocenza
L’Autorità giudiziaria ha convalidato l’operato della Polizia di Stato.
Si precisa, tuttavia, che gli elementi sopra riportati si riferiscono alla fase delle indagini preliminari: per i due indagati vige il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.

