Smart Working in ripresa: l’Italia riscopre il lavoro agile
Di Redazione il 27/11/2025
In Italia il lavoro da remoto torna a guadagnare terreno. Dopo la lieve contrazione registrata nel 2024, nel corso del 2025 si osserva una nuova crescita dello smart working, con un aumento complessivo dello 0,6% rispetto all’anno precedente. I dati dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano mostrano un’espansione significativa soprattutto nel settore pubblico, dove la quota di lavoratori che usufruisce di modalità flessibili ha raggiunto il 17%, pari a circa 555 mila persone, segnando un incremento dell’11%.

Smart working tra grandi imprese e PMI: due modelli a confronto
Nelle grandi aziende, la pratica è ormai consolidata: il 95% delle imprese adotta formule ibride o totalmente da remoto. In questo comparto, oltre due milioni di dipendenti lavorano in smart working, ossia più della metà del personale complessivo (53%), con un aumento dell’1,8% rispetto al 2024. Diversa la situazione per le piccole e medie imprese, dove prevale la preferenza per la presenza in sede. Qui si registra una diminuzione del 7,7% nelle PMI e del 4,8% nelle microimprese, segno di una cultura aziendale ancora fortemente orientata alla dimensione tradizionale del lavoro.
Secondo il report, lo smart working in Italia ha ormai superato la fase emergenziale legata alla pandemia, consolidandosi come una modalità strutturale e ibrida. Le organizzazioni tendono a bilanciare la presenza e il lavoro da remoto in base alle esigenze operative e individuali, seguendo politiche interne sempre più definite.
Come organizzare al meglio la casa per lavorare da remoto
Per trarre il massimo dallo smart working è fondamentale predisporre un ambiente domestico funzionale, ordinato e confortevole. L’ideale è dedicare uno spazio esclusivo al lavoro, anche se piccolo, separato dalle altre aree della casa. Una sedia ergonomica e una scrivania regolata all’altezza corretta sono indispensabili per evitare problemi posturali e mantenere la concentrazione per molte ore.
Un altro elemento cruciale è la connessione internet, che deve essere stabile, veloce e sicura. Una rete lenta o soggetta a interruzioni può compromettere la qualità del lavoro, le videoconferenze e il trasferimento di file. Per questo motivo è consigliabile investire in un buon modem/router e scegliere un piano in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home). Ma la fibra FTTH cos’è esattamente? Si tratta della tecnologia più avanzata oggi disponibile, in cui il cavo in fibra arriva direttamente fino all’abitazione, garantendo massime prestazioni, latenza minima e una connessione estremamente stabile, anche durante l’utilizzo simultaneo di più dispositivi.
Infine, l’organizzazione dello spazio deve favorire il benessere psicologico: piante, colori neutri e un’illuminazione adeguata aiutano a creare un’atmosfera rilassante e produttiva. Anche la tecnologia gioca un ruolo centrale. È importante dotarsi degli strumenti giusti, come monitor, tastiera comoda e cuffie con microfono, che rendano più agevoli le riunioni virtuali e le attività quotidiane.
I vantaggi dello smart working per persone e aziende
Il lavoro agile migliora l’equilibrio tra vita privata e professionale, favorendo benessere psicologico e produttività. I lavoratori risparmiano tempo e soldi, sono meno stressati e più motivati, mentre le aziende beneficiano di minore assenteismo e maggiore fidelizzazione. Inoltre, lo smart working è sostenibile, poiché riduce traffico ed emissioni.
La maggior parte di imprese e dipendenti non rinuncerebbe a questa flessibilità, e il potenziale di crescita resta alto: circa il 21% dei lavoratori potrebbe operare almeno in parte da remoto, portando fino a tre milioni di nuovi smart worker e avvicinando i livelli raggiunti durante la pandemia (oltre 6,5 milioni).
