Roma Pride, la Regione Lazio revoca il patrocinio. “E’ stato strumentalizzato”
“La Giunta ribadisce il proprio impegno sui diritti civili come dimostra l’operato pluriennale del Presidente Francesco Rocca su temi fondamentali che però nulla hanno a che vedere con la maternità surrogata”. Gualtieri: “Il Roma Pride è una manifestazione importante per la comunità Lgbt+ e per tutti i cittadini che combattono le discriminazioni e sostengono i diritti. Per questo Roma Capitale ha assicurato il proprio patrocinio e per questo sabato sarò in piazza per il Pride"
Roma – Con una decisione che ha sollevato non poche polemiche la Regione Lazio ha revocato ieri, lunedì 5 giugno, il proprio patrocinio al ‘Roma Pride 2023’, la manifestazione promossa dalle associazioni e dalla comunità lgbtqia+ della Capitale, con il patrocinio del comune di Roma, in programma sabato 10 giugno.
Ma ecco il testo della nota diffusa dalla Regione:
“La Regione Lazio in data odierna ha provveduto a revocare il patrocinio alla manifestazione denominata “Roma Pride 2023”. La decisione si è resa necessaria e inevitabile a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell’evento intitolato “Queeresistenza”, consultabile pubblicamente sul sito della kermesse. Tali affermazioni violano le condizioni esplicitamente richieste per la concessione del patrocinio precedentemente accordato in buona fede da parte di Regione Lazio”.
“In particolare, - si legge nella nota della Regione - il testo viola le condizioni di rispetto esplicitamente richieste nei confronti delle sensibilità dei cittadini del Lazio e rivendica l’imposizione della legalizzazione di azioni illegali e vietate dall’ordinamento italiano”.
“La firma istituzionale della Regione Lazio non può, né potrà mai, essere utilizzata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto. E ciò anche alla luce di quanto dichiarato da Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride”.
“Si esprime altresì rammarico per il fatto che il patrocinio, concesso in buona fede da Regione Lazio, sia stato strumentalizzato. Quanto avvenuto rappresenta un’occasione persa per costruire un dialogo maturo e scevro da ogni ideologia - fortemente voluto e sentito da questa Amministrazione – per promuovere una reale inclusione e combattere ogni forma di stigma e discriminazione”. “La Giunta del Lazio ribadisce il proprio impegno sui diritti civili, come dimostra, del resto, l’operato pluriennale del Presidente Francesco Rocca su temi fondamentali che però nulla hanno a che vedere con la maternità surrogata”, conclude la nota.
Le reazioni
"Il Roma Pride è una manifestazione importante per la comunità Lgbt+ e per tutti i cittadini che combattono le discriminazioni e sostengono i diritti. Per questo Roma Capitale ha assicurato il proprio patrocinio e per questo sabato sarò in piazza per il Pride", ha affermato su Twitter il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
“Non concedere un patrocinio sarebbe stato una scelta forte, ma addirittura revocarlo dopo che è stato concesso è un segno violento di rifiuto istituzionale a una manifestazione importante per una città e una regione che vuole essere sempre promotrice di diritti per tutti e tutte. Noi in piazza al Roma Pride ci saremo e tutti quanti i rappresentanti istituzionali del Comune e delle tante istituzioni della regione Lazio per dire che questa scelta è stata compiuta non in nostro nome”. Così in una nota il presidente del Municipio Roma VIII e portavoce di Sinistra Civica Ecologista, Amedeo Ciaccheri.
"La revoca del patrocinio della Regione al Roma Pride, deciso poco fa dal Presidente Rocca, è un'occasione sprecata e un brutto segnale. Dimostra l'incapacità di sostenere una battaglia giusta, quella per l'ascolto delle istanze e la promozione dei diritti di tuttə, che - pur nella legittima e auspicabile differenza di idee e opinioni - dovrebbe rappresentare un impegno di tutte le forze politiche. Ancora una volta, invece, dopo la consueta alzata di scudi da parte dei Pro Vita, prevale un approccio ideologico e un'idea di società ristretta e ingiusta. Anche per questo, sabato saremo in piazza, insieme alla comunità LGBTI+". Così in una nota la consigliera del Partito Democratico Marta Bonafoni, presidente della XIII Commissione "Trasparenza e pubblicità".
“Ritirare il patrocinio al Roma Pride è un grave errore, l’utero in affitto non c'entra. Rocca sbaglia a togliere il patrocinio al Roma Pride. Il Presidente Rocca rappresenta la Regione Lazio che è di tutte e tutti. Il tema dell'utero in affitto, su cui sono fortemente contrario da sinistra ed ho firmato una petizione pubblica, non c’entra nulla ed è un argomento pretestuoso. Chi rappresenta le istituzioni deve essere il rappresentante di tutti. I diritti vanno difesi e non negati”. Così in una nota il Consigliere regionale del Lazio, Alessio D’Amato.
"Il movimento lgbt+ è da sempre avanguardia politica, culturale e sociale del nostro Paese. Il documento politico del Roma Pride, frutto di una profonda elaborazione delle realtà che fanno parte del coordinamento Roma Pride, racchiude le istanze del movimento lgbt+ romano. È quindi un prezioso strumento di riflessione e va profondamente rispettato. Il patrocinio di Roma Capitale è la conferma che l’amministrazione è al fianco della comunità lgbtqia+ e dalla parte di chi combatte le discriminazioni e sostiene i diritti”. Lo dichiara in una nota Marilena Grassadonia coordinatrice Ufficio Diritti LGBT+ di Roma Capitale.