Ostia – “Dal fronte del trasporto pubblico e, in particolare, della Roma-Lido, le notizie diventano sempre più allarmanti. Ieri sulla Roma a creare panico sono stati i treni vetusti e non adeguati, un altro giorno gli ascensori e le scale mobili. Stamattina, invece, il furto di rame in prossimità della stazione di Ostia antica e, a peggiorare, ci si mettono pure le condizioni atmosferiche e non stiamo parlando dell’uragano Sandy che sta terrorizzando New York, ma di piogge un poco più pesanti”, dichiara Maria Gemma Azuni, consigliere capitolino Sel.

 
“Insomma”, prosegue Azuni, “pare che le parole efficienza e funzionalità per questa tratta siano  ormai sconosciute a tutti i pendolari che, ogni mattina con pazienza inaudita, si mettono in cammino per cercare di utilizzarla finendo con l’assomigliare sempre di più ai soldati italiani che tentavano di ritornare in Italia dopo la devastante campagna  di Russia”.

 
“La Roma–Lido: una linea completamente abbandonata e lasciata alla mercè e allo sfascio. Eppure i cittadini hanno visto aumentare i costi senza che ci sia stato per loro nessun effetto positivo. Ancora, questa mattina, forti sono stati disagi per i pendolari. Arrivare in mattinata verso la capitale sembra un’impresa da Filippide”.

 
“Oggi i ritardi si sono attestati sui 60 minuti sulla ferrovia regionale Roma-Viterbo e ingenti anche quelli sulla Roma-Lido. L’Atac parla di un furto di rame, subito denunciato dal personale di stazione ma, c’è anche chi dice che ci sia stato un guasto ad una vettura nella stazione di Vitinia. Risultato: ancora un altro giorno di guerra. Il bollettino tuona: il trasporto pubblico della Capitale è a pezzi”, sottolinea Azuni.

 
“Venerdì ferma linea B, domenica maltempo e linee in tilt tra cui la FR3 Roma Viterbo. E’ indecoroso che i cittadini di una capitale europea debbano continuare a sopportare un tale andamento. In più, nonostante continui a chiedere commissioni congiunte e chiarimenti, ora, anche ai neo succeduti assessore regionale Luca Malcotti e l’amministratore delegato di Atac Roberto Diacetti la situazione continua a non trovare risposte concrete. Si sappia che la cittadinanza è stanca, stanca di essere presa in giro”.


“I generali cambiano ma le strategie sono tutte inefficaci. Vivere a Roma sta diventando sempre più una combattimento continuo che grava solo sulla pelle della cittadinanza”, conclude la consigliera.