Ostia – “Subito il riordino delle concessioni al Canale dei Pescatori di Ostia e un bando per tutelare l’ambiente promuovendo attività sostenibili”. Lo chiede Lorenzo Moreschi, coordinatore del Circolo Sel del Litorale romano. L’esponente politico sollecita anche una “verifica della situazione relativa alle concessioni che si trovano alla foce del Tevere”. Lo scorso 23 aprile i militari della capitaneria di porto di Fiumicino apposero i sigilli a dei tratti di banchina per una lunghezza di circa  1.000 metri per una serie di abusi e di illegalità che si protraevano da tempo. Il sequestro giudiziario rappresentò il risultato di una indagine di ampio respiro, condotta con il coordinamento della Procura di Roma, che impegnò gli uomini agli ordini del comandante Lorenzo Savarese per tre mesi nel controllo di situazioni di consolidata illegalità. Nel corso dell’operazione furono denunciate tre persone.

 

Adesso, a distanza di due settimane, Lorenzo Moreschi, interviene sulla vicenda. “Il Canale dei Pescatori è un bene naturalistico comune, sottoposto a vincoli ambientali in quanto inserito nella Riserva naturale statale del Litorale romano e idrogeologici del Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano”, spiega: “da un lato occorre tutelarlo e dall’altro garantire un utilizzo sostenibile per le attività legate alla pesca e al turismo”. Per questa ragione il coordinatore Sel si rivolge  all’Amministrazione del Municipio X affinché produca un “nuovo bando che indichi quali sono i settori e le attività possibili, stabilendo regole certe per tutti”. “Dobbiamo tenere presente che il Canale dei Pescatori svolge anche un ruolo fondamentale per il deflusso delle acque dei canali dell’entroterra, una funzione fondamentale in caso di maltempo, come purtroppo abbiamo visto negli scorsi mesi”, prosegue Lorenzo Moreschi. “Certamente”, aggiunge, “non possiamo dimenticare che anche nel tratto finale del Tevere, tra Ostia e Fiumicino, l’utilizzo dell’alveo e delle sponde appare oggi confuso ed in molti casi si rilevano strutture ed attività che non appaiono compatibili. Anche in questo caso crediamo che l’amministrazione municipale debba aprire un tavolo di confronto con la Regione Lazio e con la Riserva del Litorale romano per fare il punto della situazione e procedere ad un riordino delle attività e delle concessioni. Il Tevere e il Canale dei Pescatori”, conclude Moreschi, “sono due luoghi di primaria importanza per il territorio sia per il loro valore ambientale sia per l’indotto turistico che essi potrebbero generare. Ma occorrono regole e pianificazione. Questo chiediamo al Municipio X con la certezza di trovare comunità di intenti su questo importante tema”.