Ostia antica – Punto verde ristoro sì o no al parco dei Ravennati di Ostia antica? Il progetto per la realizzazione di una struttura all'interno dell'area verde che offra ristorazione, servizi, zone attrezzate per lo sport e il tempo libero e la riqualificazione della pavimentazione antica esistente è  ancora fermo per un contenzioso tra il Comune di Roma e la società vincitrice del bando che rivendica l'inizio dei lavori dopo aver affrontato spese per oltre 50.000 euro.  Inoltre, per quanto risulti auspicabile la valorizzazione delle aree di maggior pregio della Riserva naturale statale, la Commissione di Riserva ha invitato il proponente a  riformulare un intervento che tenga conto dell'importanza naturalistica, paesaggistica ed archeologica del parco dei Ravennati.


Per esaminare la vicenda, che si trascina ormai da un paio d’anni, si è svolto ieri, sabato 26 luglio, un incontro informale al centro anziani ‘Lo scariolante’ di Ostia antica al quale hanno partecipato i cittadini, il locale comitato di quartiere, Giovanni Zannola, consigliere Pd X municipio, Giuseppe Sesa, capogruppo Pd X municipio, e Francesco D'Ausilio, capogruppo Pd capitolino, oltre ai rappresentanti della cooperativa Evoluzioni ambientali srl, vincitrice del Bando Punto Verde Ristoro, secondo gli art. 7 del D.M. 29  marzo 1996. Per quanto riguarda poi il ruolo della Soprintendenza archeologica di Roma, in quanto l’area è sottoposta a vincolo, con parere del 28 ottobre 2013, trasmesso alla direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici il 5 dicembre 2013, questa ha espresso parere favorevole con alcuni condizioni, ossia scavi archeologici preventivi, divieto di vasche interrate di qualsiasi tipo, permesso concesso per il solo accesso carrabile e assoluto divieto alla piantumazione di piante. La questione appare pertanto ancora ‘ingarbugliata’. A questo proposito il consigliere capitolino D’Ausilio, tra le riserve della Commissione della Riserva e il rispetto dei vincoli richiesti dalla Sopraintendenza, si è impegnato a richiedere un’indagine per sciogliere  il parere vincolante rispetto a un bando vinto presumibilmente con un vizio di forma del bando stesso.