Discarica a Pizzo del Prete, il consiglio dice “no”. Azzerati i 7 siti individuati un anno fa
Fiumicino - Il consiglio regionale del Lazio dice “no” a Pizzo del Prete. Una vittoria per i cittadini che vedono così definitivamente allontanarsi lo spettro della discarica e di un eventuale termovalorizzatore del post Malagrotta.
Con un voto quasi unanime, infatti, il consiglio ha approvato ieri una mozione che relativamente a Pizzo del Prete recita: “Considerato che il sito di trattamento definitivo di Pizzo del Prete, precedentemente indicato quale preferenzialmente idoneo, risulta presentare le medesime criticità già evidenziate in identiche situazioni, in riferimento al limitrofo sito Unesco della Necropoli Etrusca della Banditaccia, in località Cerveteri”.
La mozione, insieme ai verbali della commissione parlamentare sulle ecomafie e alla delibera del consiglio comunale del comune di Fiumicino del 27 aprile scorso, sarà il contenuto dei “motivi aggiunti” che lo studio legale del Comitato rifiuti zero Fiumicino sta per depositare al Tar del Lazio.
“Il risultato ottenuto ieri non ci farà abbassare la guardia”, dichiara Marcello Giuliacci di Rifiuti zero: “continueremo tutti i percorsi sin qui intrapresi, da quello legale (in questi mesi tutti noi, Claudio Lauteri, la sua famiglia ed azienda innanzi tutto, abbiamo subito danni fisici, morali e materiali per i quali chiederemo il risarcimento), a quello avviato otto mesi fa con l'Unesco, che è diventato il motivo di criticità riconosciuto dalla Regione alle soprintendenze ai ministri Clini, Ornaghi e Catania.
La mozione del consiglio regionale, benché rappresenti una solida ancora di salvezza, non risolve tuttavia il problema dei rifiuti. Il 30 giugno è prossimo e Malagrotta sarà prorogata, come afferma lo stesso prefetto Sottile. Se l’Ue concederà una deroga, lo farà solo in virtù di un progetto alternativo valido e fattibile. Il prefetto dovrà chiudere l'esame dei nuovi 12 siti indicati dalla Provincia di Roma e sceglierne uno entro quella data. Roma e i comuni della Provincia dovranno avviare o potenziare la raccolta differenziata e gli impianti Tmb dovranno essere portati a regime. Insomma, è ancora di là da venire una seria politica sui rifiuti che risolva il problema di lungo periodo.
“Ancora oggi continuiamo a leggere di proposte approssimative che servono solo alla politica per gestire il problema durante la prossima campagna elettorale, in particolare a Roma”, sottolineano al comitato: “c’è ancora da fare: nei prossimi giorni e nei prossimi mesi, continueremo e speriamo di riuscire a farlo meglio di quanto abbiamo fatto fino ad ora”.
“Fiumicino, intanto, scandalosamente, continua a non avere le carte in regola riguardo la corretta gestione dei rifiuti”, concludono a Rifiuti zero: “è una vergogna che ancora oggi non si intravveda qualche azione incisiva sulla differenziata. Per combattere la discarica servono azioni rapide e concrete, non basta sfilare in corteo per una volta insieme ai cittadini. Torneremo presto in consiglio comunale a ricordare gli impegni presi”.
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