Crisi Alitalia, tagliati 700 lavoratori. Oggi presentato il nuovo piano industriale
Fiumicino - Sciopero di tutto il personale di Alitalia-Cai, piloti, assistenti di volo e personale di terra per venerdì 26 ottobre, dalle 13 alle 17, indetto dalla Cub, per protestare contro i 690 esuberi annunciati questa mattina da Alitalia nel corso della presentazione del nuovo piano industriale.
Lo sciopero è proclamato anche per tutti i lavoratori degli aeroporti italiani, personale aeroportuale e dell'indotto nonché di tutte le compagnie italiane, contro i licenziamenti, la precarizzazione, i tagli salariali, il peggioramento normativo, per la difesa della 'clausola di salvaguardia sociale' e delle condizioni di lavoro del comparto.
La Cub trasporti comunicherà le diverse iniziative che si terranno a Fiumicino e negli altri scali italiani il 26 ottobre.
Ed intanto Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, ha commentato duramente la decisione dei nuovi tagli. "Non vorremmo che ad Alitalia si consentisse di fare coma alla Fiat che sceglie con quali sindacati trattare e quali escludere visto che in gioco c'è il futuro di tutti i lavoratori della compagnia aerea italiana", ha dichiarato.
"Chiediamo che sia convocato subito un tavolo con tutte le organizzazioni sindacali perché, da quello che ci risulta, alla riunione sul piano industriale di oggi è stata esclusa la Usb e altre sigle sindacali".
"A questo punto è necessario che si faccia piena luce su quello che sta accadendo ad Alitalia-Cai che continua a parlare di esuberi nonostante abbia goduto di condizioni di estremo favore. Per Alitalia nel 2008 ci sono stati 12.500 esuberi; nel 2011 i dipendenti messi fuori sono stati 800 mentre oggi si parla di altri 700 lavoratori. Tutto questo, nonostante il fatto che - com'è noto - la Newco Alitalia partiva senza il fardello di debiti della veccia compagnia e con condizioni di indubbio favore", prosegue.
"Qual è la situazione economica della compagnia aerea? A quanto ammontano le perdite? Sarebbe veramente strano scoprire oggi che mentre la vecchia Alitalia (statale) perdeva 1 milione di euro al giorno la nuova compagnia (privata) risanata e alleggerita abbia perdite superiori - conclude Bonelli -. A questo punto è necessario che gli imprenditori privati che hanno rilevato Alitalia provvedano ad un aumento di capitale perché non è più tollerabile che per quanto riguarda la compagnia di bandiera si continuino a socializzare le perdite e a privatizzare gli utili".
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