Ostia, il Faber beach riapre: lo ha disposto il Tar
Ostia – Il Faber beach, il rinomato stabilimento con annessa discoteca di lungomare Paolo Toscanelli, a Ostia, riaprirà. Lo ha stabilito una sentenza del Tar: il provvedimento ha effetto immediato.
Il Tribunale amministrativo del Lazio, che si è espresso circa un’ora fa, ha accolto il ricorso cautelare presentato dall’avvocato Domenico Stamato ritenendo fondati i motivi dello stesso ricorso che era stato presentato ieri dal legale del titolare del Faber beach, Fabrizio Sinceri.
“E’ un successo per Ostia e per tutti gli imprenditori del territorio che investono nell’intrattenimento e che lavorano per confermare la vocazione turistica che merita il Lido”, ha dichiarato l’avvocato Stamato. “In un momento di crisi economica conclamata bisogna evitare l’applicazione di provvedimenti su esercizi la cui attività è garantita dall’articolo 41 (iniziativa economica privata). Non solo”, ha spiegato il legale, “si rischia di colpire e di compromettere l’immagine dell’imprenditore ma di danneggiare tutto l’indotto legato ad una attività commerciale che opera in un periodo limitato dell’anno, ossia l’estate”.
“Questo successo”, ha sottolineato Stamato, “non significa che debbano venir meno i giusti provvedimenti a favore della legalità, ma nel caso specifico del Faber beach la situazione di legalità appartiene e apparteneva al locale”.
I sigilli al Faber beach e al BarkaBar, i due notissimi locali punto di riferimento della movida lidense, erano stati apposti lunedì della scorsa settimana. Due giorni dopo era arrivata la chiusura anche la discoteca l’Oasi. In tutti i casi a disporre la chiusura il questore di Roma, Fulvio Della Rocca. Per il BarkaBar di lungomare Lutazio Catulo chiusura per 90 giorni, per motivi di “ordine e sicurezza pubblica”: al titolare notificata sospensione dell’attività. Per l’Oasi di lungomare Amerigo Vespucci, invece, sospensione della licenza per la durata di 20 giorni.
Per il Faber beach era stato emesso il provvedimento di cessazione attività per aver aperto un locale di pubblico spettacolo senza licenza. Era anche stato contestato il mancato rispetto delle prescrizioni di legge tendenti a tutelare la sicurezza delle persone che affluiscono in un ambiente destinato a pubblici spettacoli.
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