Roma - Corruzione e concussione: sono questi i reati contestati a 28 persone tra le quali vi sono imprenditori, funzionari pubblici e professionisti nei cui confronti la Procura di Roma ha emesso misure cautelari. Per ventidue di loro è scattato l’arresto. In corso fin dalle prime ore del mattino oltre 40 perquisizioni di abitazioni e uffici pubblici. I funzionari colpiti dall'ordinanza del tribunale di Roma prestano servizio negli uffici tecnici di alcuni municipi romani e in una Asl capitolina. Ad effettuare l’operazione i finanzieri del Comando Unità speciali della Guardia di finanza di Roma.

 

In particolare, i funzionari addetti al controllo delle pratiche edilizie, in cambio di soldi  hanno omesso di rilevare gli abusi riscontrati nel corso delle ispezioni ai cantieri edili.  Le attività investigative, particolarmente complesse vista la dimensione del fenomeno, sono state eseguite con intercettazioni telefoniche, pedinamenti e rilevamenti contabili e sono state, successivamente, estese ad altri funzionari pubblici che prestano servizio presso l'ufficio tecnico del XIII Municipio di Roma Capitale e allo Spresal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro) dell'Asl Roma E.

 

Le indagini, condotte, dai militari del Nucleo Speciale Tutela Mercati hanno evidenziato un vasto sistema di malaffare, basato su sistematici accordi illeciti tra imprenditori e funzionari pubblici che, in cambio di denaro o di altri vantaggi, hanno omesso atti dell'ufficio e/o compiuto atti contrari ai propri doveri, ovvero erano loro stessi a suggerire quali modifiche apportare ai lavori per far ottenere al costruttore il massimo (illecito) vantaggio economico. Nel corso di molte conversazioni, le persone intercettate fanno esplicito riferimento al pagamento di somme di denaro a favore dei funzionari preposti ai controlli dei cantieri; in altre conversazioni, si rileva, invece, una sorta di "tangente preventiva" che viene pagata per ottenere "coperture" ogni qualvolta viene aperto (o si aveva intenzione di aprire) un cantiere edile.   Oltre alla mancata contestazione degli abusi edilizi, i funzionari in servizio al XIV Municipio risultano aver compiuto gravi irregolarità nella gestione delle pratiche relative al rilascio delle autorizzazioni per gli imbocchi alla rete fognaria (fondamentali per la vendita delle nuove unità immobiliari), favorendo gli imprenditori "amici". Per quanto  riguarda invece funzionari dello Spresal dell'Asl è stato scoperto che non venivano contestate le irregolarità riscontrate nei cantieri relative alle norme sulla sicurezza negli ambienti di lavoro.  Le indagini delle Fiamme Gialle di Roma proseguono per accertare ulteriori responsabilità.