Ostia - "La Asl Rm/D, da tempo, ormai si trova in una difficile situazione organizzativo/funzionale e gestionale conseguenza dei vergognosi, reiterati balletti, espressione di giochi ed equilibri di potere, dei quali rimane ostaggio e che ha visto in poco più di un anno avvicendarsi Commissari, Sub – Commissari e Direttori Generali e f.f., in un valzer di figuranti, per non parlare poi di quella serie di “incomprensibili" ed ingiustificabili avvicendamenti avvenuti per “decisione” della stessa Direzione, alla fine di dicembre ( Direzione Sanitaria e Amministrativa del G.B. Grassi, del C.P.O., e del Policlinico L. Di Liegro) che confermano l’ormai imperante logica proprietaria e padronale nella gestione della Sanità Pubblica." Così dichiarano in una nota i Cabas Asl Rm/D.


"La decisione, peraltro tardiva, di nominare giorni fa il Direttore Amministrativo non attenua le gravi responsabilità della Direzione Aziendale e, soprattutto, della Regione Lazio, che non ha ancora provveduto, come avrebbe dovuto, alla nomina definitiva di un Direttore Generale, facendo mancare così le basi minimali per una seria azione di governo e determinando, in questo modo, un irresponsabile vuoto gestionale/funzionale/organizzativo in un momento, peraltro, di grave ed oggettiva difficoltà, dove le Asl sono chiamate, per disposizione della stessa Regione - continuano i Cobas - non solo ad attuare le restrittive e penalizzanti politiche di riequilibrio di bilancio dettate dal piano di rientro e a realizzare e formalizzare l’Atto Aziendale, ma anche ad affrontare quelle ineludibili problematiche e criticità in cui si trovano ad operare le varie strutture e i servizi socio sanitari dell’Azienda."


"Problematiche e criticità che le varie manovre governative economico/finanziarie stanno determinando, e che si aggiungono alla già grave carenza di personale (medici, infermieri, tecnici, ausiliari, amministrativi, ecc) dovuta anche al blocco del turn-over, e aggravata da una mala gestione delle politiche di utilizzo delle risorse umane e professionali. Ciò,  insieme alle politiche legate ai progressivi processi di privatizzazione in atto, stanno determinando il progressivo smantellamento del Servizio Socio Sanitario Pubblico, mettendo così seriamente a rischio i già insufficienti livelli di assistenza."


"Tale situazione avrebbe richiesto, proprio in virtù della grave carenza di personale, una maggiore capacità e volontà di promuovere e realizzare politiche, interventi, provvedimenti tendenti alla programmazione e alla riorganizzazione della rete dei servizi socio – sanitari anche in rapporto alle  risorse umane e professionali realmente esistenti, garantendo in modo oculato ed appropriato, un’equa distribuzione e razionalizzazione delle stesse in relazione ai ruoli, alle qualifiche, alle competenze e alle professionalità nelle rispettive assegnazioni e collocazioni, ponendo fine, soprattutto, alle pratiche a volte clientelari, altre ricattatorie e vessatorie, riguardanti la gestione delle Risorse Umane e Professionali in merito alle mobilità e ai trasferimenti. Questi debbono realizzarsi esclusivamente attraverso criteri e principi di correttezza e trasparenza ( graduatorie, avvisi e bandi di mobilità, ecc. ) necessari per assicurare certezza e tutela del diritto - dicono i Cobas nonché dignità umana, professionale/lavorativa a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori.



"L’Asl Roma D, è stata lasciata, in tutto questo tempo, in uno  stato di confusione e approssimazione organizzativo/gestionale, secondo noi volutamente, dalla Regione, dove non è stato neanche possibile rintracciare e conoscere una pur minima bozza di Atto Aziendale, ma dove, allo stesso tempo, non sono mancati provvedimenti e atti  che poco o nulla avevano a che fare con le priorità e le esigenze di interesse pubblico ( v. progetti “sperimentali” Ospedale di Comunità con Convenzione Policlinico Di Liegro, Avvisi Pubblici, Consulenze, incarichi, ecc., ecc.)."


"Come Cobas abbiamo più volte, in diverse sedi, con diverse modalità, segnalato, denunciato le problematiche e criticità derivanti dalla mala gestione della Cosa Pubblica (per chi volesse prendere visione dell’attività da noi svolta in questi anni, può consultare il sito “ Cobas Sanità e Ricerca Asl Roma/D, Movimento per la Salute”, il Blog -  listacobasrmd.blogspot.com e la pagina Facebook Cobas ASL RM/D). E’ grave, inoltre, che la Regione Lazio e la Direzione aziendale dell’Asl, malgrado le segnalazioni, le denunce, le iniziative della RSU, delle forze sociali, politiche ed istituzionali ( v. Ordine del Giorno Municipio XIII ) e dei cittadini del Territorio non abbiano dato alcun cenno di risposta, sordi ed incuranti ai segnali di preoccupazione ed allarme per lo stato e la condizione  dei P.O. G.B. Grassi – C.P.O. ( per varie ragioni, ancora chiusi circa 30 posti letto al G.B. Grassi – e il C.P.O., che per il Decreto n. 90/2010 della Regione Lazio viene definito “Centro Spinale” dedicato al trattamento delle mielolesioni, subisce un lento, ma progressivo depotenziamento a causa della grave carenza di personale fisioterapico e infermieristico ) e dell’insieme dei Servizi Socio Sanitari Territoriali peraltro alcuni ancora in attesa di essere ricollocati idoneamente presso il S.Agostino….A PROPOSITO, QUANDO?!!! (e per cortesia ci si evitino ennesime e propagandistiche inaugurazioni)."



"Crediamo - concludono i Cobas - sia assolutamente urgente intervenire senza più alcun ritardo e reticenza sia alla nomina del Direttore Generale, sia per garantire e salvaguardare le condizioni di vita e di lavoro delle operatrici e degli operatori, la funzionalità, l’efficienza e l’umanizzazione stessa delle strutture e dei servizi e, quindi, quei livelli essenziali  tali da assicurare un assistenza dignitosa ai cittadini/utenti. Per tutte queste ragioni il Cobas dell'Asl Rm/D aderisce invitando tutti i cittadini a partecipare al sit-in di protesta, indetto dall Rsu e dalle Oo.ss mediche per il giorno 15 febbraio alle ore 11.00 davanti al presidio ospedaliero G.B. Grassi.