Chiede informazioni a una studentessa, la fa salire in auto e la violenta
Di Redazione il 06/06/2024
L’episodio è accaduto lo scorso 8 maggio quando il bruto, un 39enne romano con precedenti specifici, ha avvicinato con una scusa la giovane in via della Magliana per poi portarla in un luogo isolato e abusare di lei. Grazie alle indagini accurate condotte dai poliziotti l’uomo è stato arrestato per il reato di violenza sessuale aggravata
Roma – Con una scusa chiede informazioni stradali a una studentessa, la fa salire in auto e poi la violenta: arrestato.
Nei giorni scorsi, gli agenti del VII Distretto San Giovanni hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere nei confronti di un 39enne romano perché gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata. L'uomo ha precednti specifici in quanto il 10 maggio del 2015 violentò e rapinò una tassista: dopo aver scontato una pena di 7 anni nel carcere di Rieti tornò in libertà nel novembre del 2021.
Secondo quanto si apprende, nel primo pomeriggio dello scorso 8 maggio una giovane si trovava presso la fermata dell’autobus in via della Magliana quando, dopo pochi minuti, le si era accostata un’auto con un uomo a bordo che le aveva chiesto indicazioni stradali per poter raggiungere l’entrata del Grande Raccordo Anulare direzione Eur.
In quei momenti, la ragazza, grazie all’utilizzo di una nota app di mappe stradali, aveva fornito le informazioni all’uomo che, approfittando del traffico dietro di sé e mostrando il suo cellulare completamente scarico, aveva aperto lo sportello dell’auto invitandola a salire per accompagnarlo.
La giovane, colta di sorpresa e vedendolo in seria difficoltà, era salita a bordo della vettura. A quel punto l’uomo, ripartito, aveva chiesto alla ragazza di poter effettuare una chiamata con il suo telefono ma, dopo aver fatto due telefonate senza risposta, lo aveva tenuto in suo possesso iniziando a farle, con insistenza, delle avances.
La giovane, intimorita e impaurita poiché l’uomo aveva proseguito la marcia raggiungendo una zona isolata, a lei sconosciuta, è stata poi costretta a subire una violenza. L’uomo le ha poi restituito lo smartphone riaccompagnandola nei pressi di Villa Bonelli.
Gli investigatori, sulla base delle informazioni e delle descrizioni fornite dalla vittima, hanno condotto un’intensa attività di indagine durante la quale hanno visionato anche le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino presente sul tragitto percorso dall’uomo. In sede di denuncia, poi, i poliziotti le hanno mostrato un album fotografico ritraente le effigi di alcuni uomini somiglianti a quello poi riconosciuto come autore del reato di cui è stata vittima. Gli agenti hanno così rintracciato e identificato l’uomo, un 39enne romano per il quale, al termine delle attività di rito, l’Autorità Giudiziaria ha successivamente disposto la misura applicativa della custodia cautelare in carcere.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.