‘Veglione di Capodanno: reggono i cenoni in centro, difficoltà in periferia’

Roma - Nella Capitale cresce la voglia di festeggiare il Capodanno, anche se le prenotazioni alberghiere non superano il 70% della capacità ricettiva. Sono gli alberghi a 4 e 5 Stelle a registrare il maggiore afflusso, mentre le maggiori difficoltà si registrano nelle strutture ricettive medie e basse. Lo dichiara in una nota Fiepet Confesercenti, la Federazione dei pubblici esercizi dell’organizzazione degli esercenti.


TURISMO NEGATIVO – “In queste ore si registra in lieve incremento di arrivi e prenotazioni, nell’ordine di alcuni punti percentuali. Il turismo si appresta a chiudere l’anno in negativo con una perdita del 5%.


IL VEGLIONE – “Se il concerto di fine d’anno al Circo Massimo e gli altri eventi cittadini in programma hanno riacceso l’attenzione di molti giovani, per il Veglione di Capodanno nei locali della Capitale si va dalle offerte, ormai last minute, low cost, con una spesa che si aggirano tra le 30 ed i 50 euro che prevedono pranzo al buffet, brindisi di mezzanotte e spettacolo, per passare poi ai veglioni dai 99 ai 150 euro, con in aggiunta cotillons e cenone servito al tavolo, per arrivare alle offerte top nei locali più di esclusivi e di tendenza della Capitale con offerte che potrebbero partire dai 200, 250 euro in su”.


CENA IN CASA - Se la tendenza di questo Capodanno resta quella di passare la sera cenando in casa con gli amici e per i più giovani terminare la festa di inizio anno in strada, molti - circa un 10% - si stanno orientando a passarlo nei locali di Roma che offrono ancora molte possibilità e capacità ricettiva.


FIEPET CONFESERCENTI - A sottolinearlo è il presidente della Fiepet Confesercenti, la Federazione dei pubblici esercizi dell’organizzazione degli esercenti, Pietro Lepore - il quale ha anche precisato che “quest’anno l’organizzazione dei Veglioni nei locali vede una ripresa dopo un Natale purtroppo chiuso in negativo”. “Va meglio - aggiunge Pietro Lepore - nei locali più prestigiosi di alta fascia, dove le prenotazioni stanno arrivando e si arriverà a raggiungere punte del quasi tutto esaurito, mentre stentano i locali di fascia media e soprattutto in periferia. Non è un caso - prosegue il Presidente Fiepet - che quest’anno a Roma hanno chiuso più esercizi pubblici di quelli che hanno aperto, con un saldo negativo di 775 imprese. Ciò è dovuto alla crisi economica che ancora si fa sentire e all’alto costo di gestione e di imposte che le imprese si trovano ogni anno ad affrontare”.

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