Elezioni 2013, come si vota: guida alla scheda elettorale
Roma – Giunti alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del consiglio municipale e comunale ecco un breve vademecum. Le elezioni si svolgeranno domenica 26 e lunedì 27 maggio, dalle 8 alle 22 e dalle 7 alle 15. Lunedì 27 maggio, a partire dalle 15, avrà luogo lo spoglio. Gli elettori dovranno votare per rinnovare diversi consigli comunali e per eleggere i sindaci di alcuni Comuni italiani. Molto attese le elezioni per il rinnovo del consiglio di Roma Capitale.
Le differenze riguardano le modalità di voto, in base al numero degli abitanti, soprattutto per ciò che è relativo al voto disgiunto e all’esercizio del turno singolo o doppio. A fare da spartiacque la soglia dei 15.000 abitanti. In totale, i comuni interessati in tutta Italia sono 564. Nei Comuni con più di 15.000 abitanti si adotta un sistema maggioritario per le elezioni del sindaco a doppio turno. Se uno dei candidati ottiene più del 50% dei voti, viene eletto con immediatezza. Ad ogni candidato sindaco è collegata una lista di nomi. Se nessun candidato ottiene più del 50% dei voti, i due che hanno ottenuto più preferenze andranno al ballottaggio, che si svolgerà due settimane dopo.
Se ci fosse parità al primo turno, andrebbero al ballottaggio i candidati delle liste più votate. Gli elettori possono esprimere il loro parere tracciando un segno sul simbolo di una lista. In questa maniera la preferenza viene assegnata alla lista, ma allo stesso tempo anche al candidato sindaco sostenuto da quel determinato gruppo politico. In alternativa, si può fare un segno sul simbolo della lista e indicare una preferenza per un candidato a consigliere comunale. Il voto disgiunto prevede che si possa votare un candidato sindaco non collegato alla lista prescelta. Infine si può tracciare un segno soltanto sul nome del sindaco. Nei Comuni che hanno meno di 15.000 abitanti viene applicato il sistema maggioritario a un solo turno, sia per il sindaco che per il consiglio comunale. La scheda è unica e riporta il nome del candidato sindaco e il contrassegno del partito. Se si vota per un sindaco, automaticamente si esprime la propria preferenza per la lista che lo appoggia. Ottiene l’incarico il candidato che ha più voti e si va al ballottaggio, in caso di parità. Nei Comuni con più di 15.000 abitanti i seggi in consiglio comunale vengono ripartiti proporzionalmente, tenendo conto del 60% eventualmente ottenuto dalle liste collegate al sindaco eletto. Quando gli abitanti sono meno di 15.000, alla lista che appoggia il sindaco eletto vanno i 2/3 dei seggi, mentre gli altri vengono suddivisi fra le altre liste, tenendo conto proporzionalmente delle preferenze ottenute.
Guida alla scheda elettorale: Per chi volesse chiarirsi le idee su come si vota alle elezioni comunali 2013, ecco come si fa al Comune di Roma. Come si vota? In questo senso va fatta una distinzione in base al numero degli abitanti di un determinato Comune. Nel caso in cui gli abitanti siano superiori a 15.000, la scheda sarà di colore azzurro. L’elettore può votare per un candidato sindaco, tracciando un segno sul nome. In questo modo il voto andrà solo al candidato e non si sceglie nessuna lista. Si può votare solo per una delle liste, tracciando un segno sul simbolo. In questa maniera il voto viene attribuito anche al candidato sindaco collegato. Si potrà votare, in alternativa, per un candidato e per una delle liste non collegate. Il voto andrà sia al candidato che alla lista. Negli ultimi tre casi elencati, l’elettore può anche esprimere uno o due voti di preferenza relativamente ai consiglieri comunali. I nomi vanno scritti nelle apposite righe stampate sotto ogni contrassegno che indica la lista. Se si esprimono due preferenze, queste devono riguardare due candidati di sesso diverso, altrimenti la seconda preferenza sarà annullata.
Nei Comuni con meno di 15.000 abitanti, la scheda è sempre di colore azzurro. L’elettore può votare solo per un candidato sindaco, tracciando un segno sul nome e non scegliendo nessuna lista collegata. Può votare soltanto per una delle liste, con un segno sul simbolo. In questo modo la preferenza è attribuita anche al candidato sindaco collegato. Infine, può votare sia per il sindaco che per una delle liste, con segno sul nome e sul simbolo. Non c’è invece la possibilità per il voto disgiunto. Possono essere espresse le preferenze per i candidati alla carica di consigliere comunale, secondo specifici criteri: nei Comuni con meno di 5.000 abitanti, un solo voto di preferenza, in quelli che hanno tra i 5.000 e i 15.000 abitanti, due nomi, sempre con la regola dell’indicazione di due candidati di sesso diverso.
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