Ostia, sequestrate 2 tonnellate di alimenti scaduti destinati alla vendita in spiaggia

L’ORGANIZZAZIONE - Qui, oltre a constare un’organizzazione capillare del sistema che ha visto decine di cittadini del Bangladesh darsi alla fuga all’arrivo dei vigili, abbandonando in strada decine di carrelli e borse frigo cariche di bevande, è stato possibile constatare come gli stessi negozi ponessero in vendita al loro interno cibi scaduti (pesce, maionese, pasta, carni ed altri prodotti, tra i quali diversi tipi di riso infestati da parassiti).


RIVENDITE DI MERCI SCADUTE - Sarebbe infatti la terza volta in pochi giorni che nello stesso negozio vengono rinvenuti e distrutti ingenti quantità di merce alimentare insalubre, che ‘miracolosamente’ riappare sugli scaffali, una circostanza questa che fa supporre agli agenti come possa non trattarsi di un errore nella gestione delle risorse di magazzino ma di vere e proprie rivendite di merci destinate al ritiro ed alla distruzione da parte delle catene di distribuzione alimentare.

RIUNIONE D’URGENZA - I titolari dei negozi sono stati denunciati penalmente, mentre su questo preoccupante fenomeno è prevista una riunione urgente la prossima settimana in municipio per decidere le azioni più incisive a tutela della sicurezza alimentare dei consumatori di Ostia e del territorio. A disporre la riunione urgente è stato il commissario prefettizio del X Municipio Domenico Vulpiani, dopo aver appreso i fatti. Tra i partecipanti il direttore del X Municipio Cinzia Esposito ed il comandante dei vigili Antonio Di Maggio.
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