Ostia antica - Il 10 settembre, alle ore 18, nella sede del Partito socialista italiano di Ostia antica riprenderanno le discussioni per valutare la situazione politica e in particolare "Il governo Letta resisterà alla crisi? I giorni cruciali di Berlusconi sulla messa in crisi o meno  del governo e le possibili ripercussioni". ”Se è vero che questo Governo  ha vissuto permanentemente sullo stato di precarietà e di semi-crisi per le persistenti minacce e i ricatti sui singoli problemi (IMU; IVA ecc.), ma quello delle decisioni della Giunta del Senato sulla decadenza da Senatore è apparsa più probabile, perchè metteva a repentaglio la stessa permanenza del Pdl, che senza Berlusconi è destinato ad una crisi irreversibile”, dichiara Gioacchino Assogna, segretario Psi del municipio X.


”Tutti sanno che il rischio immediato è quello dell'aumento dello spread e i costi crescenti degli interessi che l'Italia dovrà pagare, ma contemporaneamente renderà inapplicabili i previsti interventi per non pagare a Dicembre la 2^ rata dell'IMU e ad ottobre l'aumento dell'Iva, oltre agli impegni con la Legge di Stabilità di metà ottobre sul cuneo fiscale a favore dei lavoratori e delle imprese, le quali hanno finalmente raggiunto nell'accordo allegato: per "l'occupazione e la crescita" con positive indicazioni sulle Politiche Fiscali, sul Sistema Industriale, sugli assetti Istituzionali e l'efficienza della spesa pubblica. Ovviamente”, prosegue, “salteranno gli impegni per modificare la Legge Elettorale, la eliminazione delle Province e del Senato, unitamente alla riduzione dei Parlamentari”.

 

“Negli obiettivi di Berlusconi e dei falchi che lo premono c'è il ritorno alle elezioni in autunno, già di per se difficile che il Presidente Napolitano sia disponibile a farlo in quanto ha più volte dichiarato che occorre prima di tutto avere una nuova Legge elettorale, su cui le divisioni sono profonde e difficili da colmare. Nella situazione politica gioca anche la fase Congressuale del PD, sino adesso imperniata più sulle norme per lo svolgimento del Congresso e su quello che farà o non farà Renzi, che sui contenuti e sul progetto per uscire dalla crisi e indicare quale società costruire per il futuro dei giovani. Le posizioni espresse da Renzi sino ad ora sono quelle di punzecchiare il Governo Letta con critiche mirate per indebolirlo  e quelle di parlar male dei Dirigenti passati del PD "incapaci di vincere" per intercettare il consenso dei militanti ed elettori insoddisfatti della conduzione politica. Altro problema da affrontare è il Congresso Nazionale del PSI, di cui sono prossimi i documenti politici e programmatici per il Congresso di Venezia”, conclude. La riunione è come sempre aperta a tutti coloro che sono interessati al confronto su tali importanti problemi.