Ostia, ambulanti abusivi e vu cumprà: la denuncia di Forza Decimo Municipio
Ostia – Arriva l’estate e con essa aumentano in maniera esponenziale i ‘vu cumprà’, gli ambulanti abusivi, per lo più extracomunitari, che senza alcuna autorizzazione invadono le spiagge di Ostia fino a Capocotta vendendo merci di ogni tipo. A buon mercato, ma senza alcuna garanzia sulla qualità e sicurezza dei prodotti, è possibile acquistare per pochi euro vestiti, asciugamani, costumi da bagno, occhiali, chincaglieria, articoli da mare, giochi per bambini, palloni, aquiloni, noci di cocco, cornetti e ciambelle, bibite in lattine, granite fino ai massaggi pseudo-orientali ai tatuaggi passando per hot-dog e pannocchie arrostite. Ogni anno parte l’offensiva delle forze dell’ordine per reprimere un fenomeno che, oltre a danneggiare i commercianti onesti, espone a rischi per la salute gli incauti acquirenti.
A denunciare con forza il problema dell’abusivismo commerciale sul litorale romano è il direttivo Forza Decimo Municipio di Roma che ha inviato una lettera al comando della Guardia di finanza di Roma, ai ministri degli Interni e della Salute e al Comune di Roma. In un passo della lettera si legge: “Questa situazione, in netto contrasto con le leggi vigenti e – ripetiamo - senza alcun contrasto da parte di chi avrebbe il dovere di impedirla, ci porta ad una riflessione: o a nostra insaputa sono state emanate delle disposizioni per cui parte del territorio italiano è diventato zona “franca”, oppure gli apparati di controllo e di contrasto delle nostre Istituzioni verso questo genere di illeciti non sono presenti”. E ancora: “Agli agenti della Guardia di finanza che, in regola con le disposizioni di legge, elevano sanzioni contro regolari operatori commerciali, magari per la mancata emissione di scontrino fiscale, ignorando che tale operatore fuori della porta del suo esercizio subisce la concorrenza sleale dei venditori abusivi, che perseguono indisturbati i loro affari, a questi agenti vorremmo chiedere con cortesia: Vi sembra giustizia questa? Come sarà lo stato d’animo di chi combatte regolarmente ogni giorno per sopravvivere di fronte a tale realtà? Poi, sempre nella stessa logica, ci sovvengono altri interrogativi che vorremmo evidenziare: ma gli introiti di questo commercio abusivo, che rapportati a tutto il territorio italiano dovrebbero essere ragguardevoli e che, attraverso canali irregolari, escono dalla nostra nazione per finire all’estero (Cina, Bengala, Nord Africa, etc.), non arrecano danni notevoli alla nostra economia già in sofferenza? Possibile che nessuno abbia mai pensato a questo aspetto negativo dell’abusivismo commerciale?”.
E ancora: “Quando noi cittadini veniamo continuamente molestati nelle nostre città (in special modo Roma) da questuanti, posteggiatori abusivi, venditori di fazzolettini di carta o lavavetri ai semafori, tutte persone presumibilmente non in regola (anche perché le postazioni vengono gestite con il metodo del “racket” ) di cui dobbiamo accettare inermi la pressione (specialmente l’universo femminile al volante della propria auto), pensiamo, Signor Ministro, che lo Stato in questi casi è assente. Questa è una denuncia ferma di ciò che accade sul territorio e vorremmo avere una risposta altrettanto ferma”, conclude la lettera di Forza Decimo Municipio di Roma.
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