Fiumicino, condannata l’anziana che “strozzava” un artigiano
Fiumicino - E’ stata condannata l’anziana processata questa mattina presso il Tribunale di Roma. La donna, 67 anni, ha ammesso le sue responsabilità sia per il reato di estorsione sia quello di spaccio di sostanze stupefacenti. La 67enne si era dapprima resa colpevole insieme al figlio di estorsione ai danni di un artigiano di Fiumicino ma nel frattempo, continuava a gestire tranquillamente lo spaccio di cocaina nella sua abitazione al quartiere Magliana.
L’operazione, condotta dagli agenti del commissariato di Fiumicino diretto dalla dottoressa Patrizia Sposato, è iniziata nei mesi scorsi quando un artigiano, stanco di dover pagare un pizzo di 300 euro alla settimana a due usurai per avere la “protezione”, si è rivolto ai poliziotti. Gli investigatori hanno avviato un’accurata attività di intelligence con intercettazioni e appostamenti durati circa due mesi. Ed i risultati non sono mancati.
Sono così finiti in due individui,, raggiunti da un mandato di custodia cautelare, per il reato di estorsione. Ma gli investigatori hanno continuato a scavare per risalire ai mandanti e giungendo così all’anziana e al figlio. Nei giorni scorsi è così scattato il blitz alla Magliana: la donna è stata vista mentre cercava di disfarsi di materiale sospetto gettandolo dalla finestra. Inutile il tentativo. Gli agenti hanno prontamente recuperato degli involucri scoprendo che contenevano della cocaina. La perquisizione domiciliare ha consentito di recuperarne un chilo. E’ così scattata anche l’accusa di spaccio, oltre a quella di estorsione.
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