Fiumicino, moli inaccessibili ai disabili: presentata una denuncia in procura
Fiumicino – Moli inaccessibili ai disabili. Scale, rampe e mancanza di scivoli sulle banchine di Fiumicino. Negli ultimi mesi Roberto Cini, presidente del circolo Pd Aldo Moro, aveva denunciato la presenza di barriere architettoniche proprio lungo le due nuove banchine realizzate sulla Fossa Traianea. “Come non accorgersene durante i lavori?”, si era domandato l’esponente democratico.
Il gruppo consiliare Pd se ne era stato immediatamente informato. Tanto da decidere, constatata l’evidenza dei fatti, di presentare una denuncia-querela al Procuratore della Repubblica del Tribunale di Civitavecchia per il mancato rispetto della normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
“Evidentemente chi ha progettato l’opera”, afferma il capogruppo del Pd, Michela Califano, “ha dimenticato che in Italia esiste una normativa specifica, la legge 104 del 92 e il Dpr 503 del 96, per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici o privati aperti al pubblico. È inammissibile”, prosegue Califano, “che un’opera con una valenza turistica sia inaccessibile alle persone con disabilità, evadendo chiare disposizioni di legge”.
“Ogni giorno si leggono ringraziamenti all’Autorità portuale, ci si spertica dipingendo Pasqualino Monti come il nuovo eroe arrivato per risolvere tutti i mali della portualità. Di concreto però oggi c’è pochino, se non un rattoppo, per rimediare alle proprie inadempienze, che ha solo peggiorato l’accessibilità. E la maggioranza pensa di cavarsela così?”, osserva il capogruppo democratico.
C’è poi un altro problema. Le nuove opere non prevedono i percorsi tattili per i non vedenti, assenti in entrambe le banchine. “Queste situazioni dimostrano l’incompetenza di una parte della politica che costantemente dimostra tutte le proprie lacune. Il Pd non chiede altro che applicare le leggi: chi sbaglia paghi. E le norme parlano chiaro”, sottolinea decisa Califano.
E secondo le normative vigenti il progettista, il direttore dei lavori, il responsabile tecnico degli accertamenti per l'agibilità o l'abitabilità e il collaudatore, ciascuno per la propria competenza, essendo direttamente responsabili, rischiano una ammenda da 5 mila a 25 mila euro con la sospensione dai rispettivi albi professionali per un periodo compreso da uno a sei mesi”.
Pronta la replica di Luigi Satta, delegato alla pesca di Fiumcino: “Il porto canale di Fiumicino è un porto di seconda categoria prima classe, in gergo viene definito “porto commerciale di rango internazionale”, soggetto a ordinanze delle autorità competenti che ne regolano l'operatività in sicurezza, specialmente nel tratto che corre dalla passerella pedonale all’entrata del canale. Che significa? Che è un luogo riservato esclusivamente agli operatori portuali. Lo stesso, le due nuove banchine a nord e a sud della Fossa Traianea, realizzate come argine protettivo contro l’esondazione del Tevere e non per la passeggiata. Morale: lì le persone non potrebbero proprio andarci. Quindi la polemica innescata dal Pd e dal presidente del circolo Aldo Moro è totalmente pretestuosa”.
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