Incidente Carpatair, l'Usb alla politica: "Nessun compromesso sulla sicurezza"
Fiumicino - L’incidente Carpatair non fa che evidenziare la continua sequela di errori del management di Alitalia che ha sempre perseguito solo la logica dei tagli e non ha mai iniziato quella degli investimenti. Non si può pensare di fare risparmio appaltando le linee e scaricando i lavoratori in mobilità. Lo denuncia l’Unione sindacale di base.
“Quello che davvero conta è la garanzia della sicurezza, assicurata dalla professionalità di tutto il personale, maturata attraverso l’esperienza e 50 anni di storia aeronautica”.
“Se la denuncia di Usb fosse stata ascoltata per tempo, forse questo incidente non sarebbe accaduto. Diamo per scontato che il contratto sia rescisso immediatamente. Ora quelle linee devono tornare in Italia, attingendo dal bacino di lavoratori in mobilità che rappresentano un patrimonio di professionalità altamente qualificate a disposizione della compagnia”, prosegue la sigla.
Usb fa un appello alla politica, prima che sia troppo tardi, per salvare un “asset” importante per il Paese come quello che una volta era la compagnia di bandiera. Salvaguardare uno strumento indispensabile alla logistica del paese e al quale l'Italia non deve rinunciare.
“Questa è la linea che la nostra organizzazione sindacale tiene da quattro anni e per questo ne ha pagato conseguenze altissime subendo pesanti discriminazioni all’interno della nuova compagnia.
Oggi la sigla sarà in presidio al centro equipaggi al fianco dei lavoratori ed ha avviato le procedure per uno sciopero immediato, se lo stato delle cose dovesse perdurare.
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