Ostia – Striscioni, fiori, lumini. Una foto. E lanterne per illuminare la notte e la profonda tristezza scesa nei cuori degli amici e dei familiari di Alessandro De Simoni, il ragazzo di 27 anni morto dopo due giorni di agonia a seguito dei pugni e delle botte ricevuti la sera di domenica scorsa da un coetaneo, Simone Meddi, durante una lite scoppiata per ‘futili motivi’. Il luogo teatro della brutale aggressione in cui ha perso la vita Alessandro, via delle Ancore, nei pressi del porto turistico, a Nuova Ostia, è stato trasformato in breve in un ‘luogo della memoria’ dove sono stati appesi striscioni con le scritte ‘Ciccio porta il tuo splendido sorriso fin lassù ed insegna agli angeli a sorridere’ e accanto la firma sul muro ‘I tuoi amici’, accompagnata dal disegno di un cuore rosso, e ‘Cugì non te dimenticherò mai, te vojo bene. Tuo Billy’.

Grande il cordoglio per la morte di questo giovane di Nuova Ostia, che tutti ricordano per il carattere allegro e socievole. Ieri sera è stata organizzata una fiaccolata nella vicina via Enea, mentre la sera prima sono state lanciate lanterne luminose verso il cielo. A provocare la morte di Alessandro De Simoni è stata una frattura cranica. Il 27enne era stato massacrato di botte la sera di domenica in strada, proprio in via delle Ancore, durante un ‘chiarimento’ con il suo aggressore, Simone Meddi, 25 anni, che lo aveva aggredito con una serie di pugni al viso e alla testa resi ancora più micidiali dall’utilizzo di un tirapugni.

Ad un certo punto la vittima aveva perso l’equilibrio ed era caduta a terra, battendo la testa: il 25enne aveva continuato ad infierire, prima di scappare. Soccorso e trasportato al reparto rianimazione del San Camillo le sue condizioni erano apparse da subito disperate: sedato in coma farmacologico, due giorni fa i sanitari avevano dichiarato la sopraggiunta morte cerebrale. I genitori, disperati, avevano autorizzato l’espianto degli organi. Per l’aggressore, detenuto a Regina coeli in attesa di essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia, rintracciato dai carabinieri alle 3.30 della notte di domenica a Ostia antica, l’accusa da tentato omicidio è mutata in omicidio con l’aggravante dei futili motivi. Le indagini dei militari della compagnia di Ostia sono tuttora in corso.