Casalpalocco, Aglieri: “Né ingenui né timorosi i consorziati che hanno pagato i ‘bollettoni’"
Casalpalocco – A Casalpalocco si torna a parlare dei cosiddetti ‘bollettoni’, ovvero delle esorbitanti quote che furono richieste ai consorziati oltre un anno fa per la bonifica della discarica di via Niceneto. Ai circa 4.500 consorziati furono infatti recapitate delle richieste di circa 2.000, 2.500 euro, ed anche di più a seconda delle dimensioni del proprio immobile. Una richiesta ritenuta da molti residenti talmente eccessiva che per approfondire e fare chiarezza sull’argomento si costituì Rinnovamento di Palocco, il movimento guidato da Leandro Aglieri che alle scorse elezioni per il rinnovo del consiglio di amministrazione di Casalpalocco ha ottenuto una quota decisamente interessante di consensi. RdP dimostrò, dati e cifre alla mano, che si sarebbe potuto spendere decisamente meno grazie ad uno studio effettuato da un suo tecnico, l’ingegner James Cogan.
Ora è di nuovo il presidente Aglieri che informa i palocchini che l’attuale presidente Serena Gana Cavallo avrebbe recentemente comunicato, tramite la "Gazzetta di Casalpalocco", che “quanti hanno pagato i ‘bollettoni’ dovranno attendere gli esiti di non meglio precisate azioni giudiziarie pendenti per ottenerne, eventualmente, il rimborso ovvero la compensazione!”. “Rinnovamento di Palocco continua invece a sostenere quanto già affermato sulla medesima gazzetta nel marzo 2012, ossia che le quote versate a tacitazione dei "bollettoni" vadano certamente compensate: il rimborso immediato non è ovviamente possibile in considerazione della mancanza di fondi nelle casse del nostro Consorzio”, precisa ancora il leader Aglieri.
“Riteniamo infatti che chi ha pagato i bollettoni abbia legittimamente rispettato l'autorità del Consorzio pro-tempore vigente e che non possa essere perciò etichettato, come fa la Sig.ra Gana Cavallo, quale "ingenuo" (che somiglia a stupido), "troppo amico" (che somiglia a colluso) e "troppo timoroso" (che somiglia a pavido coniglio)!”, prosegue. A questo scopo, RdP intende pertanto valutare di intraprendere “l'azione giudiziaria più opportuna a tutela dei consorziati che abbiano pagato almeno uno dei due bollettoni emessi dal Consorzio, invitando a farci pervenire gratuitamente le adesioni di chi fosse interessato”.
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