Assogna: “Lotta all’abusivismo commerciale? Non è la priorità”
Ostia - “Invece di combattere i vu cumprà che vendono chincaglierie sulle spiagge ci si dovrebbe concentrare contro il forte incremento dei furti e di altre illegalità”. Ad intervenire sulla questione della lotta all’abusivismo commerciale e alla contraffazione, lanciata nei giorni scorsi dal ministro degli interni, Angelino Alfano, che ha presentato l’operazione ‘Spiagge sicure’ nella sede del comando provinciale della guardia di finanza, è Gioacchino Assogna, presidente del comitato ‘Sos soccorso cittadino’ di Ostia antica. “Sono in molti a discutere e a riflettere sulla priorità riservata da molti anni alla lotta contro gli abusivi, specialmente sulle nostre spiagge, dietro una forte e interessata spinta delle organizzazioni dei commercianti”, dichiara l’esponente del direttivo: “I risultati veri sono una quantità di merce sequestrata con scarsa incidenza concreta sul fenomeno, forse ineliminabile se non si riesce ad incidere nelle attività abusive di produzione degli stessi oggetti”, spiega.
“Qualcuno”, prosegue, “evidenzia dei dubbi sul fatto che siano i rappresentanti dei commercianti a innalzare la bandiera della legalità quando risulta dai periodici controlli che oltre il 70% è stato trovato con delle irregolarità nei rapporti di lavoro e/o per il mancato rispetto nel rilascio degli scontrini e della fatturazione delle merci. Dispiace per quella parte di commercianti che svolge con difficoltà la propria attività, anche a causa di queste illegalità che alterano la corretta concorrenza, cui le forze dell'ordine e gli stessi vigili dovrebbero rivolgere la prioritaria attenzione e impegno”. “Ci sono”, continua Gioacchino Assogna, “cittadini che ci hanno segnalato che in diverse spiagge libere non sono state rilasciate loro la ricevuta per l'affitto dell'ombrellone e lo scontrino per l'acquisto di bibite o di un caffè. In particolare le lamentele riguardano anche la mancata pulizia degli arenili, tappezzati di mozziconi di sigaretta e anche vetri di bottiglie estremamente pericolose per i bambini che camminano a piedi nudi sulla sabbia. Vi sono inoltre irregolarità per il mancato rispetto degli adempimenti connessi alle concessioni rilasciate. Per rendere più efficace la lotta all'abusivismo ci permettiamo di segnalare qualche esperienza riscontrata nell'Adriatico, dove agli ambulanti viene assegnato un posto per la commercializzazione delle loro merci, con il pagamento del suolo pubblico e della stessa energia elettrica. In questo caso si potrebbe utilizzare il marciapiede vicino alla chiesa Regina Pacis, dove vengono autorizzate le bancarelle per le feste natalizie e per l'ultima domenica di settembre. Così come potrebbero essere rilasciate, previa pagamento al comune, le autorizzazioni per la vendita in spiaggia. In questo modo”, conclude, “si avrebbero delle entrate per l'amministrazione comunale e una forte riduzione delle attività illegali. Peraltro non bisogna sottovalutare che in questi momenti di grave crisi questi ambulanti, che cercano di vendere qualcosa per vivere in strada o in spiaggia, potrebbero essere dirottati, anche per motivi di sopravvivenza, verso furti e rapine con conseguenze sul piano sociale ancora più gravi dell’abusivismo. E' auspicabile che i nostri amministratori riflettano su questo prendendo le decisioni migliori nell'interesse dei cittadini e non di alcuni limitati settori”.
“A sei giorni dalla direttiva Alfano 'Spiagge sicure e serene', impartita alle Forze dell’Ordine con lo scopo di prevenire e contrastare l'abusivismo commerciale e la contraffazione, i risultati di un provvedimento che ha tutta l’aria di essere una trovata estiva per non cadere nel dimenticatoio, sono sconfortanti”, dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio. “Prima di lasciarsi andare alla sterile propaganda politica, sarebbe stato meglio che il Ministro dell’Interno avesse fatto i conti con i mezzi e gli uomini a disposizione, in numero ad oggi insufficiente per debellare un fenomeno radicato da anni e non solo nel periodo estivo. Con una circolare ministeriale il titolare del Viminale pensa di pulirei la coscienza, buttando tutto il peso sulle spalle degli operatori in divisa che nel frattempo, per la spending review, si vedono tagliare i presidi e i mezzi e bloccare il tetto stipendiale” prosegue Santori. “Senza perdersi in vane parole, sarebbe opportuno valutare la proposta del sindacato Feasc per contrastare l’abusivismo commerciale e la contraffazione nelle località balneari attraverso il supporto alle Forze dell’Ordine da parte degli addetti ai controlli, già utilizzati negli stadi. Un numero di 140 mila uomini e donne, cosiddetti ex buttafuori, presenti su tutto il territorio italiano che possono offrire un valido sostegno certificato dalle Prefetture e qualificato professionalmente dalle Regioni” conclude Santori.
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