Ostia - Il Mare di Roma continua a regalare splendide sorprese. Il CHM Lipu Ostia e l'APS Sotto al Mare, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale degli Albatross, comunicano che l'11 maggio, di fronte alla costa compresa tra Ostia e Torvaianica ed in particolare presso l'Area Marina Protetta Secche di Tor Paterno (gestita da RomaNatura), è stato osservato, fotografato e ripreso con il cellulare, uno splendido esemplare di Albatro, identificato come Albatro Beccogiallo dell'Atlantico (Thalassarche chlororhynchos) che, se omologato dalla Commissione Ornitologica Italiana, rappresenta il primo avvistamento per l'Italia!

L’albatro è uno dei più grandi uccelli marini al mondo e fa parte della famiglia dei Diomedeidi, reso famoso da una splendida poesia di Baudelaire. L'Albatro Beccogiallo dell'Atlantico presenta la classica colorazione bianca e nera degli albatros, con la testa grigia e grandi macchie intorno agli occhi. In mare, solitamente, questa specie frequenta l'Atlantico meridionale, dal Sudamerica all'Africa, mentre nidifica su isole sparse in mezzo all'Atlantico.

A fare l'incredibile incontro, il primo per l'Italia, è stato il Signor Corrado De Angelis, che ha avvistato l'animale presso l'Area Marina Protetta Secche di Tor Paterno, per ben due volte, alle ore 11.37 ed alle 14.30 dell'11 maggio.

Al riguardo hanno dichiarato in una nota congiunta il Centro Habitat Mediterraneo Lipu Ostia e l'APS Sotto al Mare: "Il Mare di Roma e l'AMP Secche di Tor Paterno, gestita da RomaNatura, regalano un'altra perla naturalistica al Litorale Romano ed in questo caso all'Italia intera. L'avvistamento del primo esemplare in Italia di Albatro Beccogiallo dell'Atlantico, compiuto e documentato nei dettagli dal Sig. De Angelis, che ringraziamo per la sensibilità e disponibilità, rappresenta un evento davvero incredibile, che abbiamo deciso di diffondere a pochi giorni dalla Giornata Mondiale degli Albatross. Questi meravigliosi uccelli, dall'apertura alare che supera i 3 metri ed in grado di spostarsi per distanze lunghissime, sono purtroppo minacciati in tutto il mondo da diversi elementi legati all'attività umana, su tutti l'inquinamento (in particolare da plastica) e la pesca accidentale. Per il momento è difficile ipotizzare le ragioni che hanno spinto questo meraviglioso esemplare fin sulla nostra costa - prosegue la nota congiunta di Lipu e APS Sotto al Mare - La nostra speranze è che, una presenza così importante ed insolita, possa servire da ulteriore stimolo a vivere il mare nel pieno rispetto delle tante, incredibili, specie animali e vegetali che lo popolano".