Ostia - Martedì 6 dicembre dalle 10  davanti alla sede del Cotral in via B. Alimena 5 sit-in di protesta dei pendolari della MetroMare, già Roma-Lido, contro i disservizi e i disagi che quotidianamente gli utenti della linea che collega Ostia con la Capitale si trovano ad affrontare tra ritardi, corse soppresse, assenza di navette sostitutive nel caso di interruzioni del servizio.

Prosegue la mobilitazione del Comitato Pendolari Roma Ostia che hanno messo in campo una serie di iniziative tra raccolte firme, assemblee e flash mob. 

"Venerdì scorso si è tenuta ad Acilia l'assemblea dei pendolari per chiudere la campagna di raccolta firme sulla petizione lanciata ai primi di ottobre e che in soli due mesi ha raccolto 23.000 firme, più o meno quanti sono i viaggiatori quotidiani della Roma Lido", dichiara in un post il Comtiato Pendolari Roma Ostia. 

"Si è fatto il punto della situazione, informando i presenti sullo stato del servizio, sugli incontri avuti con le controparti e sulle prossime iniziative, a partire da quella svoltasi ieri mattina in piazza del Campidoglio, per gridare sotto le finestre del sindaco le nostre rivendicazioni. Sapevamo che dentro non c'era nessuno, ma anche se ci fosse stato qualcuno non si sarebbero degnati di risponderci. Abbiamo - spiega il Comitato - chiesto a gran voce i 2 treni dalla metro A, che ogni giorno di più diventano importanti come il pane. Abbiamo contestato la propaganda di Gualtieri sulla città dei 15 minuti e il disinteresse dell'assessore Patanè, novello Ponzio Pilato. Il tempo pessimo e la ripresa del Covid non ci ha aiutato nella partecipazione, ma noi non ci scoraggiamo e abbiamo dimostrato che non ci fermiamo neanche di fronte alle avversità. Martedì - prosegue la nota -  invece saremo sotto le finestre di Cotral con i cugini di sciagura della linea Roma Viterbo a contestare una gestione deludente che in 5 mesi non ha saputo assicurare neppure uno straccio di segnale di miglioramento. Poi procederemo con la consegna fisica delle firme al Comune, alla Regione, ad Astral, a Cotral. E vediamo se e quali risposte riceveremo. Nel frattempo stiamo ragionando - conclude - sulle ulteriori forme di lotta, perchè non ci fermeremo finchè non avremo ottenuto il servizio dignitoso che meritiamo dal trasporto pubblico".