Ostia - Dall’una alle 5.30 del mattino. Almeno 95 decibel di musica fracassona sparata a tutto volume. Ospiti e turisti svegliati nel cuore della notte dal frastuono proveniente da una discoteca “in particolare”. Nessun intervento, nonostante le sollecitazioni, è stato utile a far cessare tutto quel baccano. E ieri mattina alcuni turisti, inferociti e sconcertati, nonché assonnati, si sono rifiutati di pagare. Altri, invece, si sono limitati a non versare i 2 euro della tassa di soggiorno. E’ la movida che impazza. E che fa impazzire.

 

Al Campeggio internazionale Castelfusano di Valentino Zambon è stato un fine settimana da incubo. “Un incubo che”, spiega il titolare della struttura della Litoranea, “è tornato come ogni anno. Un assaggio lo avevamo avuto lo scorso fine settimana. Poi c’era stato un terribile mercoledì e, infine, musica assordante venerdì e sabato notte fino alle prime ore del mattino di domenica”.

 

“Mi sono svegliato di soprassalto qualche minuto dopo l’una: il baccano era terribile. Insieme a me, sbalorditi, gli ospiti del camping”, prosegue Valentino Zambon: “non solo famiglie con bambini, ma anche giovani. Come spiegare loro quello che stava accadendo?”. E il proprietario racconta di essersi immediatamente attivato chiamando i vigili urbani che, però, non sarebbero arrivati. Allora, è andato fino a piazzale Cristoforo Colombo dove ad alcuni agenti di pattuglia, impegnati ancora con l’Air show, ha esposto il problema.

 

 

“Mi hanno detto che, non avendo il fonometro, non potevano far nulla. Ma questa risposta”, continua, “non mi convince: cosa significa che non hanno il fonometro? Perché la legge non viene applicata?”. E Valentino Zambon, che sospetta oltre tutto che uno dei locali in particolare, il più rumoroso ed irrispettoso delle regole, non abbia nemmeno l’autorizzazione, non sa proprio cosa fare. Ha filmato e registrato tutti gli ultimi avvenimenti. C’è il Comitato Lidodicastelporziano attivo su questo fronte. E ricorda quando due anni fa, allertato il 112, intervennero i carabinieri che riportarono la quiete. Direttamente interpellato sulla questione, Angelo Moretti, comandante del XIII Gruppo di polizia di Roma Capitale, chiarisce la questione del fonometro. E spiega che “l’unico ente deputato ad effettuare i rilievi, con valore giuridico, è l’Arpa Lazio. Lo stabilisce la legge”.

 

 

A parte la perdita di guadagni, perché non è certo una buona pubblicità che oltre un centinaio di francesi, tedeschi ed olandesi se ne vadano in giro per l’Europa a raccontare che al campeggio di Ostia il rumore non fa dormire, l’imprenditore si preoccupa poi dell’immagine del Lido: “Che figura facciamo a livello internazionale?”. Già, che figura? Pessima, sicuramente.