Ostia - In arrivo un casinò ad Ostia? La proposta, destinata a suscitare un mare di polemiche, è di Augusto Bonvicini, presidente della commissione turismo del municipio XIII. E sarà presentata domani mattina durante i lavori della commissione nell’aula Massimo Di Somma. Il consigliere della maggioranza, già noto a livello nazionale per aver lanciato l’idea delle piste da sci a lungomare e per aver proposto la realizzazione di un campo da golf all’interno della Riserva naturale del Litorale romano, tra via Mar dei Coralli e via Canale della Lingua, si mostra ben deciso a illustrare e a difendere il suo progetto.

 

“Sì, un casinò a Ostia”, conferma Augusto Bonvicini: “un casinò per dare impulso al turismo e all’occupazione nel nostro territorio. Del resto, se non si pensa in grande, con un grande progetto, non si va da nessuna parte. Bisogna mettersi in testa che servono i privati”, prosegue, “come per la proposta del campo da golf da me avanzata, bocciata sia dalla mia maggioranza che dall’opposizione. Eppure, se realizzato, la città tutta ne avrebbe tratto beneficio: è forse meglio adesso che la pineta è abbandonata, piena di baracche, cani randagi, siringhe e che le famiglie non possono frequentarla?”, domanda il consigliere.

 

“Il progetto”, spiega, “avrebbe portato occupazione per almeno 15, 20 persone che avrebbero dovuto curare i campi, pulirli, occuparsi del punto ristoro, insegnare le diverse discipline sportive. Poi, avrebbe permesso la bonifica dell’area, introiti grazie all’affitto e piena fruibilità ai cittadini. Invece, ho avuto tutti contro. Ma io”, puntualizza il consigliere Bonvicini, “intendo andare avanti: se devo fare il consigliere, devo fare qualcosa che rimanga e che mi faccia ricordare come, per esempio, i prossimi 5mila loculi in arrivo al cimitero di Ostia antica. Anche la questione delle piste da sci, in cui volevo dare la possibilità di impratichirsi con la neve artificiale, ha fatto parlare. Ho litigato con tutti ma Ostia, con i suoi 300 mila abitanti, è una città, non un municipio, ed ha bisogno di grandi opere”.

 

Il casinò era stato proposto anche dal sindaco Gianni Alemanno, gli ricordiamo. “Sì, è vero”,  risponde, “ma il sindaco ha parlato anche di waterfront e poi, a un anno dalla fine della legislatura, non ha fatto nulla. Io, invece, voglio opere concrete, non parole”, conclude.

 

 

“Io credo che in questo paese, a parte i casinò, ci sia il casino. E lo sprezzo delle regole”, ha immediatamente commentato Tonino Ricci, consigliere municipale del Gruppo misto. “Per quanto riguarda il progetto del campo da golf, invece di proposte assurde occorre procedere ad una riqualificazione. L’amministrazione non ha i soldi? Che vi realizzi gli orti sociali: il progetto già c’era. Il casinò? E’ la prova che questa maggioranza non vuole affrontare il problema del lavoro nel XIII, il municipio romano che conta il maggior numero di giovani disoccupati della Capitale”. Che fare? Intervenire con proposte organiche, favorendo le cooperative e non le spa.

 

“Mi auguro che il casinò sia una trovata “goliardica” che purtroppo, invece di far ridere, fa piangere. Per governare servono trasparenza e legalità ed una gestione oculata del territorio. Fanno riflettere i tanti interventi in somma urgenza per i quali, ancora una volta, il Tredicesimo, detiene un triste primato”, conclude Tonino Ricci.