25/05/2012

Fiumicino, “Acque inquinate, bandiere blu dimenticate”

Inserito in: Ambiente
Saoncella, segretario comunale Pd: “Non convince il bollettino trionfalistico del centrodestra sullo stato delle acque del comune. Il motivo? Semplice: da una parte dimentica di avviare l’iter e protocollare domanda al Fondo per l’educazione ambientale a Fregene, dall’altra non si è mosso per tutelare il Tevere”

Roberto Saoncella, segretario Pd Fiumicino

Fiumicino – Alle affermazioni positive sullo stato di salute dei venti chilometri di coste presenti sul litorale di Fiumicino arriva, puntuale, l’osservazione “critica” di Roberto Saoncella, segretario comunale di Fiumicino. “Immancabile come ogni anno è arrivato il bollettino trionfalistico del centrodestra sullo stato delle acque di Fiumicino. Acque cristalline, eccellenti, solo piccoli tratti alle foci dei fossi e fiumi non balneabili. Quasi un mare da bandiera blu. Peccato che questa amministrazione non c’abbia nemmeno provato strapparla una bandiera blu. Il motivo? Semplice: da una parte dimentica di avviare l’iter e protocollare domanda al Fondo per l’educazione ambientale penalizzando una località storica e bistrattata come Fregene,  acuendo quell’incapacità a puntare veramente sul turismo come uno degli asset trainanti della propria economia, testimoniato dai due spiccioli inseriti in bilancio e da quei mega progetti infrastrutturali rimasti su carta”, dichiara Saoncella.

“Dall’altra”, sottolinea il segretario, “in nove anni non ha mosso un dito, guardandosi bene dal fare la voce grossa con gli enti, per salvaguardare il corso del Tevere ed evitare che Fiumicino si trasformasse nella pattumiera del centro Italia. Mai un cenno, una lettera al ministro dell’ambiente, alla Regione Lazio. Mai un progetto per potenziare i depuratori. Mai una una richiesta, seppur minima, di finanziamenti per evitare questo scempio continuo. Eppure sul Tevere ogni anno si spendono fiumi di parole e di delibere, navigabilità in primis come prevede un documento della giunta. Fiumicino non pretende un mare o un fiume con acqua potabile, ma nemmeno zeppo di mercurio, cadmio, colibatteri o di qualsiasi rifiuti ingombrante: lavatrici, frigoriferi, scheletri di auto, plastica a volontà. Possibile”, si domanda, “che questo governo non sia mai riuscito a fare nulla, nemmeno una proposta, per rivalutare la costa e il braccio del Tevere? Incapacità, incuria o menefreghismo? A chi conviene una Fiumicino a mezzo servizio? Non certo ai suoi cittadini”, conclude.

 
Autore: Maria Grazia Stella
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