FREGENE - “Se dovessero essere confermate le voci sulla prossima chiusura del Pronto Soccorso di Fregene siamo pronti a fare le barricate” . A dichiararlo è il segretario de “La Destra” di Fiumicino Massimiliano Catini, che interviene in merito alle voci sulla chiusura del presidio sanitario di Fregene. “La certezza per fortuna ancora non c’è, ma sembrerebbe che vogliano prima cancellare il turno notturno e poi chiudere definitivamente la struttura. In ogni caso, non permetteremo la chiusura di un presidio strategico per il territorio, di un punto sanitario di importanza fondamentale sia per la grande funzionalità che per la professionalità di chi vi lavora - aggiunge Catini - In un recente passato ci hanno accusato di fare delle sterili polemiche quando qualcuno andava sbandierando ai quattro venti la certezza che di lì a breve una parte del territorio del Nord (Aranova) sarebbe stata dotata di un’ambulanza, mentre noi avevamo sottolineato l’importanza di lottare per mantenere quel poco che avevamo senza illudere i cittadini con false promesse. Ebbene, se dovesse sparire anche il Pronto Soccorso di Fregene avremmo la risposta pronta per tutti i cantastorie che puntano a fare politica con le chiacchiere illudendo i cittadini e inseguendo soltanto sogni”. “Del resto - conclude Catini - con tutti i tagli che si stanno attuando nella sanità della Regione Lazio è da mentecatti pensare che possano nascere nuove strutture o che si possano offrire nuovi servizi. In ogni caso, se le voci dovessero essere confermate, siamo pronti a scendere in piazza e a opporci concretamente a queste iniziative a dir poco cervellotiche che vanno a colpire un territorio già in sofferenza sotto l’aspetto sanitario”.

Sul caso interviene anche Luigi Satta, capogruppo Lista Civica Noi Insieme. "Mi associo ai timori del segretario de “La Destra” di Fiumicino Massimiliano Catini e dei cittadini della zona nord del comune di Fiumicino, sulle insistenti voci di chiusura del nucleo di cure primarie di Fregene - dichiara Satta - Se questa ipotesi fosse confermata, in piazza ne sono certo, non ci andrà solo Catini, ma l’intera cittadinanza accompagnata da un bel numero di consiglieri comunali che fanno politica attiva e dalle tante associazioni della zona nord del comune che da tempo chiedono uno sforzo all’amministrazione comunale e alla Regione Lazio per ampliare quei servizi sanitari, un pronto soccorso e ancor di più un ospedale, ormai necessari per una città come la nostra, che cresce a vista d’occhio. Per chi l’avesse dimenticato il sottoscritto ha da sempre messo il problema sanità in cima ai punti del proprio programma, portando in consiglio diversi documenti tra i quali una mozione, votata all’unanimità dai colleghi di maggioranza e di opposizione il 25 febbraio 2010, per la realizzazione di un postazione Ares ad Aranova, ora messa a rischio dai tagli della nuova finanziaria. Sollecitato in questo da un folto numero di cittadini della zona e dal presidente dell’associazione Crescere Insieme, Roberto Severini, che allegò al documento oltre 1200 firme". "Ecco che i tagli della manovra finanziaria per aggiustare i nostri conti pubblici, rischiano non solo di portare alla soppressione del nucleo di cure primarie, ma anche rendere vana qualsiasi ipotesi di miglioramento e ampliamento dei servizi sanitari sul comune di Fiumicino. Sono convinto che il segretario della Destra si rammarichi di tutto questo a prescindere dalle posizioni politiche. Tutti sappiamo quanto i risvolti possano essere negativi. - conclude Satta - E lo sanno bene quei cittadini che negli anni scorsi sono più volte scesi in piazza e hanno manifestato per avere maggiore attenzione da parte degli enti. Le conquiste ottenute con l’impegno devono essere difese da tutti e messe a disposizione della comunità e non di un singolo individuo. Auspico dunque che Catini decida di incontrare le forze politiche e quelle civili per concertare azioni e manifestare creando un movimento a difesa dei diritti del nostro territorio".