"Sono Francesca, moglie di Pier Paolo ZACCAI, Consigliere Provinciale di Roma del Gruppo PDL. Nel pomeriggio del 13 luglio 2010, presso lo studio dell’Avv. Domenico Stamato, ho preso visione delle fotografie che ritraggono le lesioni subite da mio marito il 1° luglio scorso. Sono rimasta molto turbata nel vedere le notevoli tumefazioni presenti su tutto il corpo di Pier Paolo, che testimoniano come mio marito sia rimasto vittima di una selvaggia aggressione fisica. Tali fotografie sono la prova di un pestaggio che nulla ha a che vedere con quanto dichiarato di alcune agenzie, che così riferivano: 'Fonti sanitarie dell’Ospedale Grassi riferiscono che Zaccai e’ stato ivi ricoverato il 1° luglio alle ore 8.50 per una contusione al ginocchio e poi regolarmente dimesso alle 11.30. Ora si troverebbe a casa e starebbe bene'.  Ho motivo - continua Francesca Zaccai - di credere che, poiché la realtà è quella che appare ora dinanzi a me, la ricostruzione fornita dai mass media nella immediatezza dei fatti sia del tutto inattendibile ed erronea, la mia idea è suffragata dalla descrizione della dinamica fornitami oggi dall’avvocato". "Ho piena fiducia nell’operato difensivo del legale di mio marito, Domenico Stamato - continua la signora Zaccai -  che sta seguendo il caso con esemplare deontologia professionale ed ho piena fiducia in quello dell’Autorità Giudiziaria, che in tempi rapidi potrà giungere a delineare le effettive responsabilità sulla vicenda ove ve ne siano. Darò immediatamente mandato ad un illustre specialista della Medicina Legale al fine di effettuare una specifica perizia. Ritengo inoltre che nel caso di mio marito siano state violate le più basilari regole sulla tutela dei dati sensibili chiedendo che il Garante per la protezione dei dati personali apra una apposita inchiesta. Ringrazio inoltre gli uomini della Polizia di Stato il cui intervento tempestivo sul luogo dei fatti ha potuto evitare più infausti eventi. Non vedo l’ora di riabbracciare mio marito, certa della sua completa estraneità, sia rispetto le vicende di droga che le frequentazioni a lui attribuite. Roma, 13 luglio 2010".

Rispetto all'illustre specialista di medicina legale, citato da Francesca Zaccai, è da poco giunta la notizia, attraverso l'avvocato Stamato, che sarà il dottor Carlo Maria Oddo ad occuparsi della perizia sulle lesioni di cui parla la moglie di Zaccai.

Nei giorni scorsi anche lo stesso Pierpaolo Zaccai ha voluto fare le sue prime dichiarazioni ufficiali alla stampa, sempre attraverso il suo legale, che qui riportiamo:  ”Sono Pier Paolo Zaccai, Consigliere Provinciale di Roma del Gruppo PDL. Trovo solo ora la forza per reagire al tremendo shock subito, amplificato anche dallo spietato attacco mediatico contro la mia persona, colpita sia come uomo che come rappresentante della politica romana. Cerco di fare appello a tutte le mie risorse per superare il trauma subito dalla selvaggia aggressione fisica patita la mattina del 1° luglio scorso, della quale porto ancora le conseguenze per gli innumerevoli traumi ancora presenti su tutto il corpo. In questo delicato momento esistenziale, ringrazio la mia famiglia, che ha creduto e continua a credere in me, fiduciosa che, quanto prima, emergerà tutta la verità; ringrazio il mio elettorato, che continua ad attestarmi la sua vicinanza, e, non ultime, tutte le persone che mi hanno espresso la loro solidarietà”. “Ringrazio – continua Zaccai – anche gli esponenti del PDL che, intravedendo, a distanza di poche ore dai fatti, elementi contraddittori e di forte dubbio, hanno sempre manifestato, sia pure nelle forme private, tutta la loro vicinanza. Ho trascorso molto tempo col mio avvocato di fiducia Domenico Stamato, per delineare compiutamente i contorni della vicenda, attribuendogli l’esatta collocazione logica e temporale. Ho fornito al mio legale le fotografie che testimoniano la selvaggia aggressione patita, nonché altra documentazione che attesterà, in modo inequivocabile, la mia piena estraneità, sia rispetto a vicende di droga, da me mai confessate né parzialmente ammesse, sia rispetto alle frequentazioni attribuitemi. Gli elementi probatori messi solo ieri a disposizione del mio legale, da lui attentamente vagliati, verranno senza indugio forniti alla Procura della Repubblica di Roma, al fine di fare piena luce sulla vicenda. Roma, 11 luglio 2010?.

In questi giorni si sono alternate differenti dichiarazioni nei confronti della vicenda Zaccai, come quella l’avvocato di Roma Italo Mannucci, che aveva affermato che "Ora è necessario verificare in incidente probatorio, quali siano gli elementi in mano agli agenti intervenuti, che determinano una situazione così come è stata raccontata nel bombardamento mediatico degli scorsi giorni. In assenza di elementi idonei si ravvisa la possibilità di cause per il risarcimento economico milionario contro chi ha voluto eventualmente manipolare l’intera vicenda”. Così Mannucci. Di diverso tenore la dichiarazione arrivata a caldo dall'avvocato Luciano Randazzo, che aveva detto di volersi costituire, come singolo elettore, parte civile in caso di procedimento penale, spiegando così la sua motivazione: "In merito alla vicenda del consigliere Zaccai mi sento sinceramente umiliato, in quanto avendo dato il mio voto a questo figuro, ritenevo di esprimere a livello istituzionale una persona seria. Con questo mio modesto messaggio e per quanto possibile non ho piu' fiducia in questo personaggio a prescindere da quello che accertera' la magistratura. Dichiaro, fin d'ora, che in un eventuale procedimento penale, come singolo elettore mi costituiro' parte civile.  Invito in ogni caso il signor Zaccai a dimettersi da tutti gli incarichi istituzionali da lui ricoperti. Avv. Luciano Randazzo".

Presto su Ostiatv.it anche le dichiarazioni video di alcuni rappresentanti istituzionali del territorio.