“Noi non lasciamo le nostre case”, così questa mattina gli inquilini di via Marino Fasan n. 15 a Ostia Ponente hanno accolto le autorità e le forze dell’ordine, arrivate alle 9 per iniziare la procedura di sgombero dell’edificio, ritenuto dai tecnici del comune di Roma “pericolante e a rischio crollo”. “Ci sono altre decine di palazzine come la nostra qui tra piazza Gasparri e il porto, forse vogliono iniziare dalla nostra per arrivare allo sgombero di tutte? E per quale scopo?”, si chiedono dai balconi i residenti, decisi a non abbandonare le proprie abitazioni. “Io abito qui da 40 anni, secondo il comune ora in quattro e quattr’otto dovremmo andarcene da Ostia. Non esiste, quindi abbiamo deciso di chiedere alle autorità di trovare una soluzione meno drastica. In particolare abbiamo chiesto di incontrare il sindaco per farci promettere, nero su bianco, che staremo fuori solo qualche giorno per permettere ai tecnici di effettuare le rilevazioni sulla staticità del palazzo, dopodiché torneremo a casa, poi si vedrà a seconda dei risultati delle indagini statiche effettuate”. L’ordinanza di sgombero partita dal Comune è scattata dopo la segnalazione dei vigili del fuoco che avrebbero rilevato criticità strutturale in un pilone delle fondamenta del palazzo in questione. Tutti gli inquilini quindi, come prevede la legge, sono stati denunciati per non aver permesso lo sgombero. Dopo poche ore è arrivata una nota dal Campidoglio che recita: "Il vice sindaco Mauro Cutrufo, ha convocato una riunione in Campidoglio per domani alle 12.30, in Sala dell'Arazzo, alla presenza dell'assessore alle Politiche abitative, Alfredo Antoniozzi, e del presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, per incontrare le famiglie dello stabile di via Marino Fasan a Ostia, interessate dall'ordinanza di sgombero".

Silvia Tocci