Roma - Oggi il Giappone può annoverare, tra le farfalle presenti sul suo territorio, una del tutto speciale. Ha 30 anni, è alta meno d'un metro e mezzo, italiana, e si chiama Vanessa Ferrari. Lei sì che è degna di portar cotanto cognome, altro che Sainz e Leclerc, i piloti delle due monoposto della F1.

Ma torniamo alla ginnastica artistica. La fuoriclasse lombarda, alla quarta Olimpiade, s'esibisce nel corpo libero, e come canzone sceglie un evergreen, "Con te partirò" d'Andrea Bocelli. Sulle note del cantante lirico (che ha anche alle spalle una versione semi italiana di Perfect con Ed Sheeran), la nostra ginnasta ha incantato quasi tutti. Sol la americana Carey è riuscita a fare meglio di lei, 14.366 contro 14.2.

Al terzo posto, a pari merito, la russa Melnikova e padrona di casa Murakami, con 14.166. Curiosamente, considerando solo le tre cifre dopo la virgola, il bronzo è il risultato della differenza tra gli altri due metalli. L'Azzurra ha finalmente potuto mettere da parte le delusioni per i quarti posti del passato e riportare in Italia una medaglia mancante, nella specialità specifica, dal 1928.

Vediamo, domani, di che colore sarà il riconoscimento che dalla vela giungerà (sufficiente il sesto posto, su dieci, per assicurarsi l'oro). Continua, intanto, l'eterna sfida "Delle Alpi", come il vecchio stadio di Torino, ovvero quella tra Italia e Francia: in attesa della possibile finale dell'UEFA Nations League (noi dobbiamo eliminare, come all'Europeo, la Spagna, e loro devono vedersela col confermato numero uno in classifica mondiale Belgio, dagli azzurri estromesso prima degli iberici, quindi ai quarti), domani le compagini s'affronteranno sul parquet della capitale nipponica, nella contesa valida per i quarti di finale del torneo a cinque cerchi, in palio un posto tra le migliori 4.