FIUMICINO - Presidi sanitari dell'area nord isolati e poco potenziati. "Con le dimissioni dell’assessore ai servizi sociali Vincenzo D’Intino e la promozione del direttore generale Asl Roma D Ferdinando Romano, c’è il rischio che tutto il lavoro portato avanti sinergicamente negli ultimi tempi e i vari protocolli d'intesa siglati per migliorare i servizi sanitari locali, soprattutto nel nord del Comune, subiscano una battuta d’arresto o peggio vengano riposti in un cassetto", dice Roberto Severini dell'Associazione Crescere Insieme di Aranova. "Il potenziamento del servizio di pediatria ad Aranova, la ristrutturazione dell’ex presidio di Palidoro e la sua conversione in centro Alzheimer, la realizzazione di postazioni Ares 118 nelle varie località del nord del comune, la questione dei nuclei di cure primarie, continuano a essere interventi fondamentali per un territorio cresciuto a dismisura negli ultimi anni, con un trend in costante aumento. - aggiunge Severini - Alla luce di questo è ormai prioritario che l’amministrazione comunale intervenga per sollecitare la Regione Lazio a rivedere il piano sanitario di Fiumicino e attui un piano per la ridistribuzione delle risorse che vada a tamponare le urgenze. Un percorso doloroso che ci porterà ad affrontare scelte coraggiose ma ormai non più prorogabile, soprattutto oggi che siamo di fronte a tagli necessari per riallineare il nostro deficit con i partner europei. Il nord del Comune, continua a essere slegato dai principali network sanitari. Il Bambin Gesù non può più reggere il peso di un pronto soccorso che viene costantemente preso d’assalto, e la chiusura alle 20 non garantisce quella continuità di intervento che invece sarebbe fondamentale per soccorrere in tempo infartuati e malati gravi. O, visto che si tratta di un ospedale pediatrico, i bambini. L’associazione Crescere Insieme, pur sapendo che questa proposta potrebbe suscitare un vespaio, è pronta a valutare anche l’ipotesi di un depotenziamento di quei presidi sanitari che garantiscono soltanto interventi per codici bianchi o poco gravi e a operare con pochi mezzi, per concentrare i fondi sul potenziamento del pronto soccorso del Bambin Gesù e la realizzazione di postazioni Ares 118 nelle varie località del Comune. Provvedimento quest’ultimo che garantirebbe interventi rapidi nei casi più urgenti. In un periodo di forte crisi vanno fatte delle scelte intelligenti ed è impensabile che si tengano in vita presidi i quali, anche a causa dell’aumento dei ticket, sono sempre più vuoti e utilizzati per semplici prelievi. Bisogna invece destinare quei fondi e quel personale al potenziamento di strutture che possano realmente salvare vite umane".