Grande festa alla Casa del Parto di Ostia, mentre si brindava alla proroga dell’attività, sospesa lo scorso 16 luglio per assenza di accreditamento e sulla cui riapertura c’erano state rassicurazioni della Presidente Polverini, Barbara, donna inserita nel percorso del parto demedicalizzato di “Acqualuce” è entrata in travaglio.

Contemporaneamente era in corso una conferenza stampa convocata dal “Comitato a difesa della Casa del Parto e dei Servizi Materno Infantili” composto dal Coordinamento donne di Ostia, dalle mamme e i papà, dai Cobas ASL RM/D e dalla RdB/USB Sanità che da giorni presidiano la Casa del Parto in attesa della riapertura; al termine della conferenza stampa è giunta anche la Presidente Polverini che ha atteso la nascita di Simone, primo nato della “restituita” casa del parto di Ostia. La lotta di questi giorni è riuscita a segnare un punto di non ritorno a difesa e speriamo rilancio, del servizio pubblico e di qualità.

“La sperimentazione – assicurano dal Comitato – garantirà certamente il superamento delle inadempienze burocratiche ma resta il gravissimo stato in cui versa il Servizio Materno Infantile della ASL RM/D, caratterizzato da locali angusti ed inadeguati e carenza di personale (Ostetriche, Infermieri, Pediatri, ecc.) con un conseguente abbassamento dei livelli di assistenza in un territorio densamente popolato e che esige risposte adeguate”.

“L’apertura del tavolo di confronto con la Direzione Generale – concludono dal Comitato – dovrà garantire la piena funzionalità attraverso la soluzione delle criticità esistenti e soprattutto in riferimento alla carenza di personale ostetrico, così come dichiarato in assemblea dal Commissario Straordinario della ASL”.