Tanto sole e tifo presso il campo “S. Tanzillo” in via Valderoa a Fiumicino, dove la franchigia locale, costituita da Nea Ostia Rugby, Fiamme Oro Rugby e Fiumicino ospitava quel Civitavecchia Rugby Centum Cellae, una delle società di rango del Lazio. I ragazzi guidati da Marco Proietti dovevano vincere realizzando almeno quattro mete per guadagnare il bonus e continuare a sperare nella vittoria finale nel girone ai danni della capolista Rieti, da cui sono separati da soli 4 punti: una vittoria limpida ed inequivocabile,
insomma. E così è stato.
Il tecnico traianeo ha vinto strategicamente l’incontro sin dall’inizio, optando per un reparto di trequarti caratterizzato da potenza ed estrema velocità, che ha annichilito la squadra ospite, peraltro in inferiorità numerica di un elemento, e poi continuando a invertire, per tutto l’arco del primo tempo, la fascia d’azione delle due ali, Andreoli di Sovico (14 –destra) e Amoroso (11 – sinistra), non evitando di fornire riferimenti fissi al Civitavecchia: le corse e le accelerazioni impresse dalla linea Cervelli (15 – estremo) – Mssizzi (13 – trequarti centro) – Amoroso che penetravano come predatori nella forte difesa avversaria, creando puntualmente continue superiorità numeriche cui, per gli ospiti, era impossibile opporsi, risultavano devastanti. Lo stesso risultato veniva conseguito da quella Culpo (12– centro) – Andreoli di Sovico sul fronte opposto. La conseguenza è stata un primo tempo,
in cui i padroni di casa hanno espresso un gioco alla mano effervescente, con continue aperture di fronte da sinistra a destra, per poi ritornare da destra a sinistra con un continuo ed inesorabile guadagno territoriale, che è terminato 38 a 0 per gli All Blues (2 mete di
Cervelli, 1 a testa per Ruspi, Franco, Andreoli di Sovico e Mssizzi; 4 trasformazioni su 6 per Pau). Ma nel carniere dei padroni di casa mancano 4-mete-4 sciupate per egoismo, per l’esasperata ricerca dell’uno contro due e del colpo ad effetto quando, in condizione di
netta superiorità numerica, la fascia era libera come la route 66 nel mese di giugno.
La seconda frazione di gioco è ripresa dal punto in cui era terminata la prima: i ragazzi della franchigia del litorale di Roma colpiscono subito con Mssizzi, Cervelli e Sticca(1 trasformazione su 3 per Pau) mettendo al sicuro il risultato già al 9’ con un parziale di
53 a 0. Il coach Proietti al 12’ comincia ad operare delle sostituzioni per fare rifiatare gli atleti più provati ed acquisire minuti ed esperienza alle riserve: esce Andreoli di Sovico sostituito da Capone Braga. A ruota, Mariani subentra ad Amoroso e i traianei
mutano conseguentemente modulo di gioco, come un serpente la pelle, ed accettano di affrontare il CRCC sul piano che la squadra ospite predilige: potenza e fisicità. In questa circostanza si evidenzia il contributo di tutti gli avanti che, pur sovrastati in peso dai
civitavecchiesi, non cedono di un millimetro: Fabri, Vacca, Banfi, Diorio, Franco, Pau e Ruspi sono puntuali, gladiatori, precisi e concentrati. I due mediani Marrara (mischia) e Melone (apertura) riescono a non farsi mai sorprendere sotto pressione, perdendo solo pochi palloni. Il CRCC riesce a marcare la meta della bandiera al 13’, a coronamento di una insistita azione di potenza nei 22 metri avversari: 53 a 7. Al 20’ l’ingresso in campo di Francazi e Dell’Uomo, l’apertura titolare nonché atleta di maggior spessore della
compagine lidense, al rientro dopo l’infortunio al ginocchio patito lo scorso novembre cui segue l’ingresso di Galuppi e Sardelli. Ed proprio grazie all’umiltà ed alla mancanza di eccessi di protagonismo di Dell’Uomo, la cui capacità di leggere il gioco, di leadership
ed altruismo sono rimasti intatti malgrado la sosta forzata, che tocca a Capone Braga chiudere la partita al 28’ sul 58 a 7, innescato a pochi passi dall’area di meta.
Ed ora in attesa di conoscere il risultato del Rieti, i ragazzi guidati da Proietti puntano già alla loro ultima giornata, il 27 aprile, in casa contro l’ostico Montevirginio: come ha detto il tecnico traianeo al termine dell’incontro Noi non dobbiamo sperare in una sconfitta del Rieti, che se è in testa lo merita per tutto quello che ha fatto nel corso del campionato: dobbiamo pensare a giocare con lo stesso impegno di oggi contro il Montevirginio e rifarci dell’incredibile sconfitta patita all’andata. Se poi la sorte ci riserverà qualcosa di più, allora sarà benvenuta!”.

Carmine Amoroso